Casapound , sovranismo e cattive coscienze a sinistra sulla Nato
Chi continua a credere che una coerente posizione antimperialista o la lotta contro la presenza delle basi militari Usa e Nato sul nostro territorio finisca con il portare acqua al mulino dei sovranisti e delle destre non conosce la storia e neppure la cronaca.
E' trascorso poco piu' di anno da quando il leader di Casapound rilascio' una intervista (https://www.giornalettismo.com/archives/2646471/casapound-libia-protettorato-tripolitania) per spiegare che la soluzione al problema dell'immigrazione sarebbe stata una sola: protettorato italiano in Tripolitana al posto di uno stato nazionale sovrano. In altri termin,i la soluzione prospettata era quella di trasformare la Libia in un paese colonizzato come accadeva in epoca fascista approfittando del fatto che in quel paese uno Stato non esiste piu', non esiste da quando è stato semidistrutto dalle truppe Usa e Nato (fatto storico occultato).
La dissoluzione della Libia è iniziata quando le multinazionali petrolifere hanno pensato di mettere le mani sulle riserve di greggio del paese e il solo modo per farlo era delegittimare il Governo libico, trasformare Gheddafi in mostro e distruggere ogni identità nazionale del paese preferendo alla coesione dello stesso la dissoluzione attraverso bande e paramilitari che si sono divisi le province e le aree di influenza, ovviamente in subordine alle potenze militari e alle multinazionali occidentali.
Senza alcuna nostalgia per Gheddafi e il suo sistema di potere resta evidente che la dissoluzione geografica di quel paese, la distruzione di ogni coesione nazionale era funzionale a favorire interessi economici occidentali e capitalistici.
E in questi scenari possono anche rilegittimarsi le nostalgie per un passato coloniale\ista depurato di tutte le stragi di cui il colonialismo è stato portatore.
Al contrario, invece, contestare il ruolo occidentale nella colonizzazione di paesi africani, significa denunciare quel sistema di guerra della Nato che oggi viene ritenuto portatore di pace e benessere.
Basterebbe solo questa considerazione per denunciare i 70 anni di morte in occasione dell'anniversario della nascita della Nato che è caduta nel silenzio solo pochi giorni or sono.
E' trascorso poco piu' di anno da quando il leader di Casapound rilascio' una intervista (https://www.giornalettismo.com/archives/2646471/casapound-libia-protettorato-tripolitania) per spiegare che la soluzione al problema dell'immigrazione sarebbe stata una sola: protettorato italiano in Tripolitana al posto di uno stato nazionale sovrano. In altri termin,i la soluzione prospettata era quella di trasformare la Libia in un paese colonizzato come accadeva in epoca fascista approfittando del fatto che in quel paese uno Stato non esiste piu', non esiste da quando è stato semidistrutto dalle truppe Usa e Nato (fatto storico occultato).
La dissoluzione della Libia è iniziata quando le multinazionali petrolifere hanno pensato di mettere le mani sulle riserve di greggio del paese e il solo modo per farlo era delegittimare il Governo libico, trasformare Gheddafi in mostro e distruggere ogni identità nazionale del paese preferendo alla coesione dello stesso la dissoluzione attraverso bande e paramilitari che si sono divisi le province e le aree di influenza, ovviamente in subordine alle potenze militari e alle multinazionali occidentali.
Senza alcuna nostalgia per Gheddafi e il suo sistema di potere resta evidente che la dissoluzione geografica di quel paese, la distruzione di ogni coesione nazionale era funzionale a favorire interessi economici occidentali e capitalistici.
E in questi scenari possono anche rilegittimarsi le nostalgie per un passato coloniale\ista depurato di tutte le stragi di cui il colonialismo è stato portatore.
Al contrario, invece, contestare il ruolo occidentale nella colonizzazione di paesi africani, significa denunciare quel sistema di guerra della Nato che oggi viene ritenuto portatore di pace e benessere.
Basterebbe solo questa considerazione per denunciare i 70 anni di morte in occasione dell'anniversario della nascita della Nato che è caduta nel silenzio solo pochi giorni or sono.
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