Un paese con sempre meno occupati e sempre piu' disuguaglianze
A Febbraio 2019 si registrano, rispetto
all'anno precedente, ben 76mila posti in meno che poi se consideriamo
gli ultimi 12 mesi salgono a 216mila.
L'Ocse
tuona contro il Governo Italiano , lo accusa di portare il deficit del
paese al 2,5%, di far crescere il debito fino al 135%, sempre l'Ocse
chiama in causa la quota 100 giudicata come sbagliata e causa della
crescente disuguaglianza economica tra generazioni oltre a far crescere
debito e spesa pubblica. Ma l'Ocse punta il dito contro il reddito di
cittadinanza giudicandolo troppo alto e propone di ridurlo spendendo le
risorse risparmiate a sostegno dei redditi piu' bassi e cosi' evitare
crescenti disparità tra le Regioni, soprattutto tra il Nord e Il Sud.
Senza
prendere per oro colato quanto sostenuto dall'Ocse, restano dubbi e
crescenti perplessità sulla manovra operata dal Governo Conte, sulla
flat tax che senza stabilire progressività nel sistema di tassazione
finirà con il favorire pochi a discapito di tanti, insomma un paese con
crescenti disuguaglianze e con scelte alquanto discutibili che non
faranno crescere occupazione, lavoro, economia. E ricordiamo poi che
senza crescita non riprenderanno neppure i consumi delle famiglie, non
verrà prodotta ricchezza e maggiore capacità di spesa sempre che non si
voglia pensare alla decrescita felice come soluzione a tutti i mali.
L’occupazione
stabile è in calo, dimuniscono i contratti a tempo determinato per il
decreto dignità ma calano anche i posti fissi, si assume insomma sempre
meno con i contratti a tempo indeterminato , i part time non accennano a
diminuire anzi sembrano profilarsi come i contratti piu' gettonati per
le donne. Per la prima volta dopo mesi, torna invece a crescere il
lavoro autonomo, questo è l'effetto del regime fiscale della
cosiddetta flat tax ( 15% per chi ha ricavi o compensi fino a 65mila
euro), anzi viene addirittura il dubbio che molti contratti subordinati
siano trasformati in partite iva anche se è troppo presto per azzardare
ipotesi.
Ad
essere colpita è soprattutto la fascia d’età tra i 35 e i 49 anni , i
posti di lavoro diminuiranno ulteriormente qualora dovessero essere
sospese le proroghe temporanee della Cigs . E anche in questo caso, di
politiche attive del lavoro non c'è traccia alcuna.
A
distanza di un anno dalle ultime elezioni politiche è tempo di bilanci
per il Governo Conte, ebbene la disoccupazione è al 10,7% ( peggio di
noi continuano ad essere in Europa solo Spagna e Grecia); quando in UE
siamo fermi al 7,8 per cento. Ma la situazione piu' drammatica riguarda
gli under 32 senza lavoro, pari al 32,8%, basti pensare che in Germania i
disoccupati under2 5 sono al 5,6 per cento.
Sarà forse colpa loro se i nostri salari sono sempre piu' bassi e l'economia italiana è in fase di stagnazione?
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