Gli esclusi dal reddito di cittadinanza
Il reddito di cittadinanza non cessa mai di stupire, la platea dei poveri esclusi è piu' vasta del previsto, non sono partite le politiche attive del lavoro, siamo ancora a sciogliere il nodo delle assunzioni dei navigator per i centri degli impiego, su 3mila posti sono arrivate quasi 17 mila candidature gran parte delle quali dal Meridione.
La spiegazione è comunque semplice: nelle regioni del Sud il navigator diventa una opportunità lavorativa da non perdere, ci si attacca ormai a ogni lavoro a prescindere dalla sua natura e retribuzione.
I tempi per la scelta dei navigators saranno in teoria brevi (si parla di inizio Luglio) e, al di là del caos e del colpevole ritardo derivante dalle tempistiche Governative e dalla natura elettorale del RdC, bisogna soffermarci sulla platea degli esclusi. Partiamo dai senza fissa dimora fino agli stranieri non residenti in maniera continuativa da almeno 10 anni in Italia (e saranno colpiti molti cittadini della UE), da quanti non possiedono la cittadinanza italiana a coloro che non rientrano nei requisiti richiesti.
Vediamo insieme alcuni degli esclusi fermo restando la incompatibilità tra lavoro al nero e reddito. Gli esclusi sono quanti presentano
un valore ISEE superiore a 9.360 euro;
un valore del patrimonio immobiliare diverso dalla casa di abitazione, superiore a 30.000 euro;
un valore del patrimonio mobiliare superiore a 6.000 euro (cifra che aumenta di 2.000 euro per ogni componente del nucleo familiare successivo al primo, fino a 10.000 massimo)
reddito familiare superiore a 6.000 euro annui
Fatti due conti il reddito di cittadinanza esclude tanti degli aventi diritto (almeno in teoria in quanto poveri) perchè i requisiti di accesso sono stati costruiti ad arte per soddisfare solo una piccola parte dei bisognosi, prevalentemente nel Sud, un calcolo elettorale che non determina politiche attive del lavoro, percorsi formativi di orientamento o misure reali di contrasto alla povertà.
Solo pochi giorni fa c'è stata la protesta di alcuni licenziati alla Fca saliti sul campanile per protestare contro la eclusione (causa superamento Isee) dal Rdc, una protesta clamorosa utile a riaprire un ragionamento sui beneficiari del reddito ma probabilmente tardiva (e la responsabilità è di tutto il variegato mondo sindacale di base) perchè le attuali regole per essere cambiate necessitano di copertura economica, quella copertura oggi assente.
I nodi vengono dunque al pettine: i soldi non ci sono per i poveri e il Rdc si trasforma in misura elettorale, niente a che vedere con le politiche attive del lavoro e men che mai con la lotta alla miseria
Un approfondimento di parte ma utile per chiunque volesse saperne di piu:
https://www.ilsole24ore.com/dossier/norme-e-tributi/2018/reddito-cittadinanza/index.shtml
La spiegazione è comunque semplice: nelle regioni del Sud il navigator diventa una opportunità lavorativa da non perdere, ci si attacca ormai a ogni lavoro a prescindere dalla sua natura e retribuzione.
I tempi per la scelta dei navigators saranno in teoria brevi (si parla di inizio Luglio) e, al di là del caos e del colpevole ritardo derivante dalle tempistiche Governative e dalla natura elettorale del RdC, bisogna soffermarci sulla platea degli esclusi. Partiamo dai senza fissa dimora fino agli stranieri non residenti in maniera continuativa da almeno 10 anni in Italia (e saranno colpiti molti cittadini della UE), da quanti non possiedono la cittadinanza italiana a coloro che non rientrano nei requisiti richiesti.
Vediamo insieme alcuni degli esclusi fermo restando la incompatibilità tra lavoro al nero e reddito. Gli esclusi sono quanti presentano
un valore ISEE superiore a 9.360 euro;
un valore del patrimonio immobiliare diverso dalla casa di abitazione, superiore a 30.000 euro;
un valore del patrimonio mobiliare superiore a 6.000 euro (cifra che aumenta di 2.000 euro per ogni componente del nucleo familiare successivo al primo, fino a 10.000 massimo)
reddito familiare superiore a 6.000 euro annui
Fatti due conti il reddito di cittadinanza esclude tanti degli aventi diritto (almeno in teoria in quanto poveri) perchè i requisiti di accesso sono stati costruiti ad arte per soddisfare solo una piccola parte dei bisognosi, prevalentemente nel Sud, un calcolo elettorale che non determina politiche attive del lavoro, percorsi formativi di orientamento o misure reali di contrasto alla povertà.
Solo pochi giorni fa c'è stata la protesta di alcuni licenziati alla Fca saliti sul campanile per protestare contro la eclusione (causa superamento Isee) dal Rdc, una protesta clamorosa utile a riaprire un ragionamento sui beneficiari del reddito ma probabilmente tardiva (e la responsabilità è di tutto il variegato mondo sindacale di base) perchè le attuali regole per essere cambiate necessitano di copertura economica, quella copertura oggi assente.
I nodi vengono dunque al pettine: i soldi non ci sono per i poveri e il Rdc si trasforma in misura elettorale, niente a che vedere con le politiche attive del lavoro e men che mai con la lotta alla miseria
Un approfondimento di parte ma utile per chiunque volesse saperne di piu:
https://www.ilsole24ore.com/dossier/norme-e-tributi/2018/reddito-cittadinanza/index.shtml
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