Sgb comune di Pisa informa
L'ora delle decisioni irrevocabili?
In questi giorni, numerosi dipendenti (ormai prossimi alla pensione) stanno chiedendo di potere effettuare dei conteggi presso gli uffici comunali secondo una vecchia prassi mai messa in discussione. Ma la risposta è negativa perché le colleghe sono poche e oberate di impegni. Possibile che Segretario Generale e Dirigente al personale non abbiano preso in considerazione il problema? Perché problema sarà nel caso in cui, per effettuare due calcoli sull'assegno previdenziale, ci si debba rivolgere solo a un patronato.
Ma i piccoli problemi diventano insormontabili se alla formazione e alle politiche del personale subentra il maniacale controllo del cartellino, se un dipendente mediamente impiega ore per redigere il cartaceo e ottenere le firme necessarie per la messa in pagamento considerato che in alcune direzioni prima di approdare all'ufficio personale puo' impiegare innumerevoli giorni. Possibile che solo il Comune di Pisa debba seguire un iter cosi' macchinoso e burocratico?
Nel 2019, nell'era digitale, molti adempimenti dovrebbero essere on line, il fatto che non lo siano è solo una perdita di tempo per tutti\e, per il personale e le direzioni, tempo evidentemente che potrebbe essere speso in modo migliore e proficuo.
Da settimane Sgb chiede all'assessore Bonanno e al Segretario di convocare un tavolo sindacale, partiamo dalle questioni insolute e poi affrontiamo le problematiche serie, di settore e di carattere generale, non ultima la programmazione di fabbisogno di personale che , stando alle notizie dell'ultima ora, dovrà essere ricalcolata dopo l'entrata in vigore del decretone.
Da mesi abbiamo chiesto di individuare i reali fabbisogni di personale, la sola risposta ottenuta è se non il silenzio la sibillina (e non certo originale ) frase : "lasciateci lavorare", il che poi si tradurrà in decisioni calate dall'alto sul personale e sul sindacato (ma nessuno, eccetto noi, ha da dire qualcosa a tal riguardo? O si farà come i regolamenti per la Pm con il silenzio assenso dei sindacati?)
La quota 100 anticiperà la pensione di una ottantina di dipendenti, non basta allora bandire i concorsi, bisogna prima capire dove mancherà il personale giusto perché il programma di mandato del Sindaco non si traduca in una gestione del personale parziale e con ricadute negative su tanti servizi giudicati magari "non strategici" (e in ogni caso vorremmo sapere quali siano)
Il nostro Ente è fermo e si muove come un pachiderma, è il caso delle mancate risposte al sindacato pur sollecitate in tante forme e occasioni. Urgono dei cambiamenti, per esempio il software al personale non funziona, e non certo da ora. La informatica e la tecnologia devono semplificare le operazioni e aiutare il personale nello svolgimento del lavoro, non essere fonte di ostacoli spesso insormontabili (indennità, flessibilità orarie, buoni pasto...).
Se il sistema informatico non consente l'accreditamento delle flessibilità orarie, se siamo costretti a compilare in cartaceo piu' giustificativi, se non esiste un confronto sul piano di fabbisogno e sui problemi reali vissuti dal personale ogni giorno, a rimetterci saremo tutti, inutili perdite di tempo alimentando un clima di sfiducia e la voglia di anticipare l'età pensionabile.
Sono questi i risultati di una politica del personale che non punta al confronto con il sindacato e con i lavoratori, che separa uffici e direzioni come compartimenti stagni, incapace di politiche formative e partecipative.
Cosa pensa allora di fare il Sindaco di Pisa?
Sindacato generale di Base
Lettera aperta al personale comunale interessato agli incentivi
Nei giorni scorsi il Sindacato generale di base ha inviato una diffida all'amministrazione comunale chiedendo l'approvazione del regolamento sugli incentivi, diffida alla quale non è seguita alcuna risposta.
Settimane or sono avevamo indetto, come Rsu, una assemblea nella quale abbiamo dato mandato a un gruppo di lavoro di redigere la bozza del nuovo regolamento sugli incentivi visto che la precedente versione, redatta dalla scorsa Rsu, era ritenuta inadeguata.
Il gruppo di lavoro si è riunito piu' volte ma alla fine non siamo arrivati ad un accordo condiviso da tutti, ci siamo orientati sul testo redatto dall'Anci ma sulle tabelle degli incentivi non c'è stato accordo. La Rsu si è riunita nei giorni scorsi per capire come muoversi visto che da parte dell'Amministrazione non esiste alcuna volontà di licenziare un testo, anzi quel testo consegnato a suo tempo è stato rivisto dall'ex dirigente personale e consegnato, a inizio Agosto, al Sindaco e alla ex segretaria generale ma da allora nessuna notizia è pervenuta perchè all'interno della Giunta non esiste accordo sulla tabella degli incentivi e sul testo da licenziare.
Nell'assemblea del personale avevamo deciso di andare verso lo stato di agitazione, questa soluzione resta la sola strada percorribile per arrivare al Regolamento degli incentivi senza il quale non ci sarà alcuna erogazione a favore del personale interessato.
Del resto la notizia di modifica della normativa vigente non ha spinto gli amministratori a licenziare il Regolamento ma a prendere altro tempo con il concreto rischio di far perdere gli incentivi a gran parte dei colleghi e delle colleghe che ne hanno diritto (fermo restando che le risorse previste debbono essere accantonate)
Noi siamo certi che la Rsu debba operare nell'interesse dei lavoratori e delle lavoratrici, per raggiungere questo scopo lo strumento , visto che ogni altra soluzione ragionevole è stata respinta, è uno solo: proclamare lo stato di agitazione, andare in Prefettura e in caso di mancato accordo convocare lo sciopero del personale.
In questa ottica si sta muovendo la Rsu, noi siamo convinti che si debba informare il personale di quanto stiamo facendo perchè in caso di sciopero, visto che la strada del dialogo non è quella preferita dalla Giunta, la partecipazione debba essere convinta e totale.
Se i colleghi e le colleghe hanno dubbi al riguardo della convocazione dello stato di agitazione, è bene saperlo prima di iniziare questo percorso, noi crediamo che allo stato attuale non esistano soluzioni alternative
Sindacato generale di Base
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