Centri per l'impiego e politiche attive : quello che manca alla manovra Governativa

Servono urgentemente 10 miliardi per la legge di bilancio,euro piu' o euro meno è quanto necessita il reddito di cittadinanza , da qui al 10 ottobre il Governo deve solo decidere come e dove trovare questa somma. 
In Italia il sistema dei centri per l'impiego ha bisogno di una ristrutturazione ovviamente nel senso opposto al Jobs act  e alla Riforma Del Rio che ha smantellato, con il silenzio\assenso sindacale, le Province e le politiche in materia di formazione e orientamente professionale. In Germania , in Francia e anche nel Nord Europa la spesa per le politiche attive è elevata, il personale impiegato nei centri per l'impiego è in numeri decisamente superiori, per fortuna il Referendum anti costituzionale voluto da Renzi è stato fermato ma nel frattempo è rimasta la Del Rio con quella miriade di competenze spacchettate tra Stato e Regioni. C'è bisogno di chiarezza e di ordine ma soprattutto di sapere se il Governo intende sostenere le politiche attive, urge un piano di lavoro e di formazione omogeneo e non difforme a seconda delle Regioni, urgono politiche per favorire l'inserimento lavorativo dei giovani e delle fasce sociali piu' deboli. Ora la domanda alla quale rispondere è semplice: per sostenere il reddito di cittadinanza non si taglieranno i fondi per le politiche attive?

Già nel 2017, con il Governo Gentiloni, le politiche attive non hanno ricevuto il necessario impulso, ci sono fondi europei da utilizzare ma per farlo serve presentare dei progetti alla realizzazione dei quali non è dato sapere se qualcuno stia lavorando. E poi non è ancora chiaro quale sia il rapporto tra pubblici e privati nelle politiche di formazione, ogni Regione ha il suo sistema ma una logica onnicomprensiva manca. Le risorse per mantenere e rilanciare i centri per l'impiego non dovrebbero essere parte delle sole politiche attive ma rispondere a una esigenza del Governo di attuare politiche formative e di orientamento
E invece? Si guarda solo al reddito di cittadinanza, si pensa di attingere fondi dall'attuale reddito di inclusione, ci sono i fondi europei legati a progetti per i giovani ma i progetti o non ci sono o sono inadeguati.E nel frattempo i centri per l'impiego rischiano di scomparire , delle politiche attive si parla poco o nulla, di un  piano dedicato alla formazione e all'orientamento lavorativo si è persa traccia.

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