Quota 100 e Pubblico impiego

Quota 100 non è poi cosi' vicina per i dipendenti pubblici se pensiamo che la prima finestra arriverà a fine estate 2019. 

I primi candidati  nella Pa dovrebbero aspettare 9 mesi prima di potere vedere l'agognato assegno previdenziale, questo ed altro sarà dentro un apposito disegno di legge collegato alla manovra. I conti non tornano se si allontana la data di decorrenza applicando finestre che provano ad allontanare la pensione.

La ragione di tutto cio' è legata ai primi approssimativi calcoli su quanto personale andrà in pensione, ebbene interi uffici pubblici potrebbero restare sguarniti, per questo due , rispetto alle 4 del privato, saranno le finestre previdenziali per il pubblico. 

Prima si lancia la quota 100, poi ci si accorge delle difficoltà e quindi si prova ad allungare i tempi, infine si deve predisporre le quote di solidarietà ( 5 presumibilmente)  da applicare alle pensioni piu' elevate, quelle tra 130 e oltre 500 mila euro annue.  

Il prelievo, la cui durata dovrebbe essere quinquennale, non dovrebbe includere le pensioni calcolate interamente con il sistema contributivo giusto per capire che l'altro obiettivo, di contenimento della spesa previdenziale puo' dirsi raggiunto.

Giorno dopo giorno la quota 100 assume caratteristiche ben diverse da quelle annunciate, le condizioni di miglior favore annunciate potrebbero presto dimostrarsi assai deboli e inferiori alle aspettative


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