Pensioni tra quota 100 austerità e ragionamenti a senso unico
Il ragionamento di Boeri smonterebbe l'intento della quota 100 ossia quello di favorire il classico elettorato del Nord in quota Lega visto che nel Sud molti hanno buchi contributivi che li escluderebbero dalla nuova disciplina previdenziale.
Ma
Boeri va ben oltre, non ne fa una questione di classe per applicare la
quota 100 ai redditi piu' bassi, il suo ragionamento va solo verso la
mera conservazione della Legge Fornero escludendo ogni anticipo
pensionistico per ricacciare indietro qualsivoglia considerazione sul
sistema di calcolo dell'assegno previdenziale (non sia mai che qualcuno
riproponga il sistema retributivo pur con qualche correzione..)
I
detrattori della quota 100 non presentano una proposta di legge
alternativa, sposano sic et sempliciter le ragioni del rigore dei conti
pubblici e dell'austerità e utilizzano un ragionamento in apparenza
classista per conservare l'esistente, anzi si dicono contrari anche al
congelamento temporaneo dello scatto di anzianità previsto nel 2019
utilizzando l'argomento dei giovani per spiegare che un anticipo
dell'età pensionabile, pur contenuto, sarebbe una minaccia per la
previdenza di domani. E per rafforzare le istanze dell'austerità taluni
propongono di calcolare con il sistema contributivo tutti gli anni , chi
va in pensione nei prossimi anni infatti ha alcuni anni conteggiati con
il retributivo.
Il ragionamento
necessario è piuttosto un altro: non solo abbassare l'età pensionabile
ma farlo soprattutto per i redditi piu' bassi e per i lavori
maggiormente gravosi e usuranti (siano riconosciuti come tali o no),
rivedere il sistema di calcolo per assicurare assegni dignitosi per gli
anziani di domani. Una legge perequativa per le pensioni d'oro
abbattendo privilegi ma senza dimenticare che talvolta gli assegni piu'
alti hanno fornito anche contributi all'Inps maggiori, giusto per
abbattere le condizioni di miglior favore di alcune caste.
Attorno
a quota 100 vige invece un tifo da stadio ma ben pochi ragionamenti,
gli interessi che si celano dietro le varie opzioni sono molteplici ma
del tutto assenti sono quelli che favoriscono le istanze dei lavoratori e
delle lavoratrici con un cud inferiore a 35 \8 mila euro annuo. Del
resto l'obiettivo del partito unico dei padroni è collegare stipendi e
pensioni alla effettiva crescita del Pil, i salari siano per loro una
variabile dipendente dai profitti e alla occorrenza in decremento .
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