Sciopero per la dignità operaia


Il 26 Ottobre si sciopera, non lo farà tutto il sindacato di base ma  solo una parte, chi non ha sottoscritto l'accordo sulla rappresentanza del Gennaio 2014.  Uno sciopero generale difficile ma importante perché molti parlano di lotte ma a praticarle sono ben pochi.

La manovra del Governo lascia fuori scuola, sanità, istruzione e il rinnovo dei contratti nella Pubblica amministrazione, ancora una volta saranno i lavoratori pubblici a pagare le manovre economiche
Ma nel privato siamo messi ancora peggio soprattutto dopo il rito Fornero sui licenziamenti e il jobs act, dopo rinnovi contrattuali in perdita con il welfare aziendale a farla da padrone insieme alla sanità e alla previdenza integrativa.
Non sono regali padronali ma scambi diseguali con il salario, con aumenti contrattuali destinati ad avere un peso anche sulle pensioni di domani

Le categorie usuranti, quelle che accedono ad una pensione anticipata, hanno escluso molte figure operaie, noi pensiamo che chiunque operi in fabbrica svolga un lavoro faticoso e usurante , dovrebbe  andare in pensione prima ed essere pagato di piu'.

Le buste paga dei meccanici , o dei chimici o di qualsiasi comparto del privato, nell'arco di 15 anni, hanno subito continua perdita, ormai il salario è divenuto una variabile dipendente dai profitti o dalle azioni di borsa, il contratto nazionale progressivamente viene svuotato delle sue prerogative

Lo sciopero del 26 Ottobre è la sola risposta dai posti di lavoro non rituale, mette al centro delle rivendicazioni il miglioramento della condizione operaia, il rifiuto delle regole sulla rappresentanza e di quel baratto tra salute e occupazione avvenuto all'Ilva di Taranto.

Gli operai sono da sempre le prime vittime degli infortuni sul lavoro e delle malattie derivanti da materiali tossici utilizzati nelle lavorazioni. Barattare la nostra salute con l'occupazione ci riporta indietro di due secoli e condanna al ricatto gli operai. Una strada diversa era possibile ossia la riconversione della Ilva e l'utilizzo di sostanze non inquinanti dopo decenni di decvastazione ambientale e migliaia di morti di tumore.

Ma diversamente hanno operato non solo cgil cisl uil e ugl ma anche USb che dopo avere firmato indecorosi accordi nel pubblico impiego e il testo unico sulla rappresentanza si allinea con i confederali accettando il ricatto tra salute e occupazione.

Il 26 sciopero per la dignità operaia

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