Libertà per Gianfranco Castellotti

Per sapere le ragioni dell'arresto di Gianfranco

http://iltirreno.gelocal.it/massa/cronaca/2018/10/05/news/turchia-gianfranco-castellotti-in-carcere-dopo-la-retata-nel-centro-anti-imperialista-1.17320138

a seguire invece il comunicato del Sindacato Generale di base di Pisa


sindacato generale di base Pisa SGB Pisa <delegatilavoratoriindipendenti@gmail.com>






Correva l'anno 2016 quando il Governo Renzi esportava armi in Turchia per 135 milioni di euro in perfetta continuità con la vendita degli elicotteri da Guerra che 10 anni prima accordo' il Governo Prodi nonostante le denunce delle associazioni umanitarie che documentarno l'utilizzo di quelle armi contro la popolazione Kurda.

I rapporti militari ed economici tra Turchia e Italia sono sempre piu' stretti e non parliamo solo di esportazioni militari ma di infrastrutture e delocalizzazioni, accordi bilaterali e acquisto di materie prime.

Ma la Turchia non è solo un paese Nato ma anche luogo di violazione dei diritti umani e civili, dei diritti politici con arresti di massa, carcerazioni preventive lunghissime in istituti penitenziari di massima sicurezza.

Gianfranco Castellotti è un veterinario che da anni partecipa a iniziative di solidarietà con attivisti sindacali e politici turchi, era andato per solidarizzare con alcuni imputati a uno dei tanti processi intentati contro gli oppositori politici di Erdogan.

In Turchia basta ben poco per finire anni in carcere, lo dimostra la condanna all'ergastolo per giornalisti e intellettuali solo poche settimane or sono.

L'arresto di Gianfranco non puo' rimanere sotto silenzio, se il Governo Turco lo rimpatrierà, con decreto di espulsione, in Italia (e ci auguriamo lo faccia al piu' presto e il nostro appello è di spingere il Governo Italiano ad adoperarsi attivamente in tale direzione), nei carceri di massima sicurezza resteranno altri attivisti turchi sulla sorte dei quali manifestiamo la nostra massima preoccupazione.

E' tempo di denunciare l'assenza di libertà e di democrazia nella Turchia di Erdogan, un paese nevralgico per gli interessi Nato e per la strategia della guerra dell'Alleanza Atlantica. 
Libertà per Gianfranco e per tutti i detenuti politici turchi

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