Collegare culture nella cittadinanza internazionale
Collegare culture nella cittadinanza internazionale
Garantire una dimensione globale
all’educazione alla cittadinanza: un approccio cooperativo all’apprendimento
degli studenti all’interno di Agenda ONU 2030
di LAURA
TUSSI
“Visioni positive di
cittadinanza. Hanno provato a trascendere il nazionalismo, a cercare l’unità
nella nazione dell’umanità condivisa e a definire la cittadinanza come
cittadinanza internazionale”
Albert Victor Kelly, Democracy and Education
La fantasia creatrice e creativa per
connettere, collegare e ricollegare culture nella scuola contemporanea tramite
gli obiettivi di Agenda Onu 2030 per lo sviluppo sostenibile
La pedagogia adottata dalla scuola nella mia esperienza è fondata
sull’approccio narrativo. Il progetto educazione alla cittadinanza attiva e
globale con Agenda ONU 2030 propone l’utilizzo di personaggi fantastici per
stimolare gli studenti a parlare delle loro esperienze e discutere su cosa sia
accettabile e inaccettabile, su cosa sia giusto o sbagliato e a dare un nome
alle sensazioni coinvolte.
Le storie di fantasia per gli studenti
più giovani per riscoprirsi nella propria etnia e nei propri sistemi cultuali e
culturali, nei popoli di appartenenza e nelle parole delle fedi
Quindi la scuola è veramente entusiasta di integrare la proposta del
progetto di educazione alla cittadinanza con Agenda ONU 2030 la quale fornisce
le strutture adatte a una pratica didattica innovativa e creativa fondata su
molteplici storie di fantasia che permettono agli insegnanti di entrare nel
merito delle questioni relative all’educazione per la cittadinanza globale con
studenti di giovane età, calando tali questioni in situazioni di vita
quotidiana.
L'esperienza della narrazione e della
fantasia creativa nei racconti per educare e forrmare a una cittadinanza
consapevole per i giovani studenti
La discussione sugli argomenti così trattati ha stimolato la riflessione e
consentito agli studenti di riproporre soluzioni ai problemi individuati. Come
insegnante laureata in lettere, con un forte interesse rispetto all’educazione
globale, sono entusiasta di poter sfruttare i punti forti dell’educazione per
la cittadinanza globale e quindi li ho utilizzati come punto di partenza per un
mio personale approccio. A mio avviso l’esperienza e l’educazione per una
cittadinanza attiva e globale sono in realtà un elemento importante
dell’apprendimento adolescenziale.
Varie sinergie culturali fra le visioni
degli istituti scolastici, gli antefatti educativi e gli obiettivi dei progetti
che gravitano intorno agli obiettivi di pace e di sviluppo sostenibile di
Agenda Onu 2030
Potenzialmente aggiungo una dimensione valoriale ad ogni materia insegnata,
oltre a rappresentare un’opportunità per mettere in relazione l’insegnamento
con il mondo reale e così trovarne un’applicazione tangibile. Come insegnante
di lettere, impegnata nell’educazione allo sviluppo e poi educazione attiva e
globale, credo sia importante fornire agli studenti una dimensione globale. Si
è venuta quindi a creare una vera e propria sinergia fra la visione della
scuola, il mio approccio e i background educativi e gli obiettivi
dell’iniziativa gravitanti intorno a Agenda ONU 2030. Attraverso la struttura
delle attività online, la scuola può esprimere la sua visione rispetto alla
cittadinanza globale.
Noi crediamo che l’educazione globale
sia tanto connessa alle relazioni all’interno della classe quanto lo è rispetto
alle reali relazioni tra paesi di appartenenza
L’educazione globale può adottare una metodologia che incoraggi la
condivisione delle idee e la democrazia delle opinioni. Abbiamo pianificato
l’attività rifacendoci a quanto espresso da Hicks ritenendo che l’educazione
alla cittadinanza attiva e globale con Agenda ONU 2030, vista secondo la
prospettiva dell’educazione globale, risulti inscindibile da tutto ciò che
riteniamo essere lo scopo dell’educazione in sé, ossia educare e creare le
condizioni di sopravvivenza, sicurezza e benessere per tutti.
Il disimparare, il reimparare, il nuovo
apprendimento sono l’essenza di questa sfida educativa fondata sugli obiettivi
del Terzo Millennio
Sterling concentra il suo ragionamento sull’imparare per trasformare,
evidenziando che affinché un cambiamento avvenga, esso debba essere
fondamentale a livello personale per poter poi risultare utile a un cambiamento
sociale, ecologico ed economico. La pedagogia necessaria per una siffatta
educazione è stata identificata dalla scuola nell’apprendimento attivo,
nell’apprendimento per temi, nell’approfondimento fondato sulla ricerca e che
utilizzi tecniche didattiche come giochi di ruolo, simulazioni e dibattiti.
Un approccio pedagogico altamente
valoriale e ideale affrontando tematiche controverse, ma basate sulla
partecipazione tra studenti secondo i diversi stili e le diverse modalità di
apprendimento
E proprio questo è l’approccio pedagogico sulla cui base sono state
sviluppate le attività presso la scuola, sia nella sua globalità sia nei suoi
singoli elementi. Per il processo di apprendimento dei partecipanti sono stati
assunti quegli approcci tipici dell’educazione a affrontando tematiche
controverse, secondo approcci pedagogici partecipativi interattivi che
stimolano l’utilizzo di capacità particolari e che tengono conto dei diversi
stili di apprendimento.
La proposta del progetto è basata su
concetti chiave come democrazia, partecipazione, azione e apprendimento attivo,
stimolando l’assunzione di responsabilità, la capacità di farle proprie e di
agire per risolverle
Come insegnante partecipante, ho voluto sviluppare la mia conoscenza degli
approcci cooperativi e democratici per un processo di insegnamento e
apprendimento centrato sugli studenti e fare mie le metodologie che possono
sostenere questi stessi approcci in classe. Nella nostra scuola, le attività
del progetto sono state dirette a sviluppare nell’esperienza di apprendimento
conoscenze, competenze e valori.
Il mio contributo come insegnante per
gli ideali e le istanze di educazione alla cittadinanza attiva e formazione al
concetto di appartenenza globale e universale
Prima di coinvolgere gli alunni nelle attività, abbiamo voluto soffermarci
sulla distinzione tra educazione alla cittadinanza e educazione globale, sui
concetti chiave di interdipendenza, globalizzazione, diversità, diritti e
responsabilità, cambiamento sostenibile, qualità della vita, giustizia sociale
e equità, diritti umani e diritti universali.
E ancora l'insegnamento sui processi
democratici che considerano il mondo come comunità globale, con quello che
implica dal punto di vista politico, economico e ambientale
L’esperienza del progetto è stata
infatti sviluppata gradualmente seguendo un piano di lavoro. In una prima fase
dell’anno scolastico vi è stato un periodo totalmente dedicato ad argomenti
rilevanti in relazione alla cittadinanza globale. È stato introdotto
nell’orario scolastico un’ora settimanale di cittadinanza globale.
Un format dell'apprendimento
degli studenti con la metodologia del circle
time come restituzione di conoscenza tramite azioni di feedback sulle
attività svolte
Durante una seconda fase, le classi
hanno partecipato alle attività online del progetto individualmente. A tale
partecipazione ha poi fatto seguito un altro periodo dedicato allo scambio di
osservazioni e al feedback sulle attività online, le quali
sono servite a fornire una valutazione dell’intero progetto. Il metodo
del circle time ha rappresentato un utile format come
restituzione sull’esperienza dell’apprendimento degli studenti.
Un progetto sulle competenze e capacità degli studenti identificando
questioni rilevanti di discussione e cercando di porsi in modo critico rispetto
alle fonti di comunicazione e ai social e ai media
Il progetto è stato realizzato lungo tutto il corso dell’anno scolastico
utilizzando un approccio interdisciplinare. In pratica, è iniziato partendo
dalla conoscenza e dall’interesse degli studenti per il mondo, sviluppando ed
estendendo le loro conoscenze e mettendoli in discussione, ad esempio,
identificando una questione rilevante e cercando di porsi criticamente verso le
fonti di informazione.
Idee e soluzioni su come affrontare le
modalità conoscitive e di apprendimento con supporti bibliografici sui temi
rilevanti della Storia del XXI secolo
Gli insegnanti hanno contribuito ad accrescere la consapevolezza degli
studenti sui loro punti di vista relativamente a questioni discutibili,
utilizzandoli per creare un certo numero di soluzioni e idee su come affrontare
questi argomenti. Alla scuola è stato fornito un supporto bibliografico su temi
rilevanti del XXI secolo e su come questi potrebbero essere affrontati in
ambito educativo, anche grazie ai contributi dei consigli scolastici e di altre
organizzazioni.
Inoltre gli insegnanti hanno fatto
riferimento a ricerche universitarie relative alle speranze e paure degli
studenti per il futuro
Al termine dell’attività del progetto, gli insegnanti coinvolti hanno
valutato l’intera esperienza annuale nel suo complesso. In questa occasione, la
maggior parte di loro ha evidenziato di aver maturato una buona conoscenza
delle tematiche che possono costituire un curricolo relativo all’educazione per
una cittadinanza globale per i ragazzi e una consapevolezza su come poter
integrare tali argomenti nei loro rispettivi insegnamenti.
Al centro del processo cognitivo si pone
l'esperienza vissuta come valore aggiunto rispetto alle potenzialità nella
scoperta dell'educazione globale e universale
Tra i vari elementi di valutazione emersi, è stato evidenziato che
l’esperienza vissuta ha contribuito da un lato a permettere che i ragazzi
vedessero l’insegnante come una persona, dall’altro ad ampliare la gamma delle
tecniche didattiche degli insegnanti e a permettere che si percepisse un valore
aggiunto nella scoperta del potenziale dell’educazione globale. La
sostenibilità dei processi è considerata dalla scuola come il mezzo
privilegiato per il proprio miglioramento e in tale ottica è stata evidenziata
l’importanza di una preparazione per un approccio coerente che si sviluppa
lungo tutto il corso dell’anno, rafforzando i legami tra i programmi degli
insegnanti e il gruppo dei responsabili del progetto.
Agli insegnanti operanti in ogni paese,
dovrebbe essere data più voce e maggiore opportunità per integrare le attività
online al sistema educativo rendendo così l’iniziativa più rilevante e
produttiva...
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