Cub Comune di Pisa: perché non troverete le nostre firme sui verbali dei Regolamenti inerenti progressioni verticali e smart working

 

Comunicazione al personale Comunale 

Perché non troverete le nostre firme sui verbali dei Regolamenti inerenti progressioni verticali e smart working

 


Abbiamo partecipato alle delegazioni trattanti dedicate ai Regolamenti sulle Progressioni verticali e sullo Smart working  ma non troverete le firme dei delegati Cub presenti in Rsu oppure note a verbale che vengono accolte solo dai sindacati firmatari di contratto e a prescindere dai voti espressi dalla forza lavoro, dal loro reale apporto alla discussione o a alle presenze effettive negli incontri via via succedutisi

Perchè abbiamo deciso di non sottoscrivere questi accordi?

L’Amministrazione aveva già licenziato, mesi prima, un regolamento sulle progressioni verticali senza la approvazione di gran parte dei delegati sindacali ma non è stata certo la scarsa adesione al testo a far cambiare idea ma piuttosto le ingerenze della Giunta che hanno respinto quella versione del Regolamento tanto da spingere Segretario Generale e Dirigente al personale a riaprire le trattative.

Il nuovo regolamento prevede un colloquio con 10 punti per altro non previsto, ma optionabile per le progressioni verticali in deroga, si assegnano punteggi a curricula che magari con l'esperienza hanno poco a che vedere. Hanno voluto costruire delle regole e dei punteggi per ragioni mai dichiarate e, visto che sarà un bagno di sangue e un motivo di divisione tra il personale, considerati i criteri adottati a nostro avviso discutibili, abbiamo preferito non sottoscrivere un documento che non intendiamo avallare in alcun modo pur avendo scongiurato la introduzione di alcune norme che lo avrebbero ulteriormente peggiorato.


Il regolamento dello smart lascia ai dirigenti ampio, eccessivo, potere discrezionale, non esiste un criterio valido erga omnes e soprattutto il Comune non ha operato alcun investimento reale per favorire il ricorso allo smart working. Ad esempio non è stata presa in considerazione la necessità di corrispondere il buono pasto a quanti sono in servizio con la modalità agile pur sapendo che l’Ente alla fine ha risparmiato su alcuni istituti contrattuali, sulle mancate sanificazioni di alcune postazione, sulle spese per il microclima.

 A leggere la nota della Rsu troverete argomentazioni semplici e condivisibili che attestano la tendenza della Giunta a costruire dei Regolamenti solo perchè esplicitamente richiesti dalle Norme vigenti Ma non nell'ottica di migliorare la qualità dei servizi favorendo al contempo il personale, anzi temiamo che un domani quanti hanno beneficiato dello smart per uno o due anni potrebbero anche essere esclusi senza alcuna plausibile e oggettiva motivazione

 

CUB COMUNE PISA

Commenti