Spazio recensioni: un testo ancora valido per costruire un 'alternativa alla guerra
di Laura Tussi
MOSAICO DI PACE, Rivista
fondata da Don Tonino Bello e diretta da Alex Zanotelli, presenta:
Alex Zanotelli, Paolo Bertezzolo - Di nuovo in piedi Costruttori di Pace! Arene di Pace: Storia di un’Utopia, EMI 2014
Tonino Bello, Vescovo di
Molfetta, aveva gridato dall'Arena di Verona del 1989: “In piedi costruttori di
pace!”. Questo è stato il filo rosso delle Arene promosse negli anni ‘80 e ‘90
dai “Beati i costruttori di Pace”. Nelle Arene si è ritrovato il popolo della
pace, per allontanare lo spettro della guerra nucleare e per affermare la
volontà di un mondo senza conflitti. Il nostro Paese non solo spende enormi
somme nella difesa, ma è anche uno dei maggiori produttori di armi del Pianeta:
questo, in contrasto con la legge 185/90 che vieta l’esportazione di armi nei
paesi in guerra e dove i diritti umani siano violati. La Nato è sorta come
alleanza tra gli Usa e le nazioni europee per difendersi dai paesi
comunisti, che non esistono più. La Nato avrebbe dovuto sciogliersi dopo la
caduta del muro di Berlino nel 1989. Eppure questa potenza militare continua a
esistere, cambiando la sua strategia da difensiva in offensiva, per difendere
gli interessi economici dei paesi alleati, ma soprattutto degli Stati Uniti, ovunque
essi siano minacciati.
Le armi servono a tenere
a bada gli impoveriti del sistema, soprattutto gli armamenti atomici. Ma questo
immenso arsenale di armi, che serve a proteggere lo stile di vita dei
benestanti del mondo, sta ora pesando talmente tanto sull'ecosistema che rischia
di implodere: siamo davanti a una crisi ecologica spaventosa. Recentemente la
Camera dei deputati ha approvato il decreto-legge di rifinanziamento delle
missioni militari all'estero. Il popolo della pace che si trova annualmente
nell'Arena di Verona il 25 Aprile - Giorno della Liberazione dal regime
Nazifascista- chiede al Parlamento italiano di sospendere in tronco il
programma militare degli F-35 e devolvere, al contrario, quei fondi alla
sanità, alla scuola, al terzo settore. L'Italia, la cui Costituzione “ripudia
la guerra” (articolo 11), non ha bisogno di cacciabombardieri che servono solo
per guerre di aggressione, come in Iraq e in Afghanistan.
Con convinzione,
all'Arena, chiediamo la riconversione dell'industria bellica in civile e in
particolare contestiamo la fornitura a Israele degli M-346, aerei militari di
addestramento. Per questi motivi, diventa importante rilanciare con convinzione
la Difesa Popolare Nonviolenta e i Corpi Civili di Pace destinati alla
formazione di giovani volontari da impegnare in azioni di pace non governative
nelle aree di conflitto e a rischio di guerra.
Dall'Arena si rilancia
anche la campagna per smilitarizzare le scuole e le università, proibendo ai
militari e ai contractors (i mercenari) di parlare agli
studenti per invogliarvi ad arruolarsi. Dobbiamo chiudere questo vergognoso
secolo che va dalla prima guerra mondiale del 1914-18 a quella ancora in atto
in Afghanistan.
Questo l’alto messaggio
di amore e speranza lanciato dal libro di Padre Alex Zanotelli e Paolo
Bertezzolo, per costruire insieme un’Utopia sociale e realizzabile fondata
sulla Pace, sul rispetto dei Diritti Umani e della Costituzione, sulla
realizzazione dell’equità e della giustizia sociale, sul rispetto dell’ambiente
e del lavoro, abolendo le ingenti sperequazioni derivanti dalle spese
spropositate in armamenti, volute da governi miopi e ottusi e dalle
multinazionali manovrate dai vertici internazionali dell’alta finanza.
Per un’Utopia concreta
dove l’Altro e l’Altrove diventino prossimi e fratelli, in nome dell’amore
universale tra esseri viventi, nel rispetto delle pari dignità e opportunità,
dove la “coscienza planetaria” renda la donna e l’uomo contemporanei uguali nei
diritti e diversi nei propri caratteri, indipendentemente dalle longitudini e
dalle latitudini, in un costante “Dialogo per la Pace”, contro ogni razzismo,
intolleranza, discriminazione, violenza, che diventano pretesto di conflitti e
guerre.
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