E' NATO il convitato di pietra: a proposito del summit Putin e Trump in Alaska

 



di 

di Manlio Dinucci


È NATO IL CONVITATO DI PIETRA


Trump e Putin si incontrano, venerdì 15 agosto, nella base militare statunitense di Anchorage in Alaska, Trump dice che va in Alaska per vedere cosa ha in mente Putin. Putin ha già detto all’inviato speciale degli Stati Uniti, Witkoff, che la Russia interromperà la guerra in cambio dell'Ucraina Orientale, territorio che come storia, popolazione e cultura è russo. 


I leader europei hanno dichiarato di aver concordato con il presidente Trump una strategia per il suo incontro con il presidente Putin, al fine di discutere della fine della guerra in Ucraina, insistendo sul fatto che qualsiasi piano di pace deve iniziare con un cessate il fuoco e non può essere negoziato senza la partecipazione dell'Ucraina. In una Dichiarazione congiunta i leader dell'Unione Europea, accolgono con favore gli sforzi del presidente Trump volti a porre fine alla guerra di aggressione della Russia nei confronti dell'Ucraina e a conseguire una pace giusta e duratura e sicurezza per l'Ucraina.” 


 Sostengono quindi che “la guerra di aggressione della Russia nei confronti dell'Ucraina ha implicazioni più ampie per la sicurezza europea e internazionale”, per cui “l’Unione Europea, in coordinamento con gli Stati Uniti, continuerà a fornire sostegno politico, finanziario, economico, umanitario, militare e diplomatico all'Ucraina, che sta esercitando il suo diritto naturale di autotutela. Una Ucraina in grado di difendersi efficacemente è parte integrante di qualsiasi garanzia di sicurezza futura”.


Si cancella in tal modo la storia , ampiamente documentata su Grandangolo, di come questa guerra  sia stata volutamente provocata  e attuata attraverso la NATO per colpire la Russia  e  spezzare  le sue relazioni politiche, economiche e culturali con l’Europa.  La NATO è sotto comando statunitense. Basti ricordare che il Comandante Supremo Alleato in Europa è sempre un generale statunitense nominato dal Presidente degli Stati Uniti. In questo momento, in base a un piano della NATO, gli Stati Uniti non forniscono più direttamente armi all’Ucraina. Sono i Paesi europei della NATO che le acquistano dagli Stati Uniti per trasferirle all’Ucraina in “pacchetti” del valore ciascuno di 500 milioni di dollari.  


Finora ne sono stati stabiliti tre: uno finanziato dall’Olanda; uno da Danimarca, Norvegia e Svezia; uno dalla Germania. Seguiranno altri pacchetti, finanziati anche dall’Italia. In tal modo il complesso militare-industriale statunitense, che integra anche industrie belliche europee tra cui l’italiana Leonardo, realizza un duplice obiettivo: realizzare enormi profitti e alimentare la guerra, o comunque uno stato di tensione militare e belligeranza in Europa contro la Russia a tutto vantaggio degli Stati Uniti. Il tutto pagato da noi cittadini europei con tasse e tagli alle spese sociali.

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