Il caro vita si sperimenta a Settembre con l'aumento delle spese scolastiche a carico delle famiglie
Fino al 700 euro la spesa scolastica per un solo figlio a carico delle famiglie, i rincari e i costi della vita in costante aumento colpiscono servizi che dovrebbero essere accessibili universalmente e gratuiti come la scuola dell'obbligo e la sanità
La spesa scolastica grava in misura crescente sui bilanci familiari, poi avremo il rincaro per le attività sportive dei minori, i rincari delle gite di istruzione per imbatterci poi nei tradizionali acquisti di vestiti per le stagioni autunno inverno.
Per farsi una idea precisa della questione andiamo a leggere parte della denuncia di una associazione dei consumatori
Le nostre stime per l’anno scolastico 2025/2026 evidenziano aumenti che peseranno gravemente sui bilanci familiari. Il costo medio dei libri per la scuola media (primo anno) si attesta a 355,23 euro, mentre per le scuole superiori (primo anno) si prevede un costo medio di 552,69 euro. A queste spese si aggiunge il costo del kit scuola, stimato in 132,30 euro. Considerando un singolo studente al primo anno, la spesa totale stimata per un figlio che frequenta la prima media nel 2025 raggiungerà circa 487,53 euro. Per un figlio iscritto al primo anno di una scuola superiore nel 2025, il costo totale stimato sarà di circa 685 euro. A queste cifre vanno aggiunti i costi per i dizionari specifici, come quelli di latino e greco, indispensabili per alcuni indirizzi di studio: si stima che un dizionario di latino possa costare tra 75 e 100 euro, mentre un dizionario di greco tra 100 e 133 euro.
Back to School 2025: spese scolastiche insostenibili - ADOC Nazionale
E sempre la stessa associazione lancia un importante appello con proposte concrete che riguardano la sfera dei consumi e, come solitamente accade, ritengono le detrazioni fiscali la soluzione da privilegiare. Noi siamo invece convinti che il problema sia a monte ossia la erosione del potere di acquisto dei salari che si porta dietro un aumento generalizzato del costo della vita che non viene compensato da adeguati sistemi che uniformino gli stipendi al costo della vita. Dal codice Ipca alla indennità di vacanza contrattuale, tocchiamo con mano come la distruzione della scala mobile abbia fatto la fortuna delle imprese, dello Stato, dei conti pubblici per tenere a bada la inflazione ma alla fine ogni onere è stato scaricato su salari e pensioni. E non è casuale che l'Italia sia il paese in cui, da 40 anni ad oggi (dati Eurostat od Ocse) la perdita del potere di acquisto è stata maggiore.
Ma pesano, e non poco, i tradizionali ritardi del sistema scolastico italiano ridotto a una immane sequela di norme burocratiche, mancano aule studio attrezzate che potrebbero anche sostituire in parte dei libri di testo con l'utilizzo delle moderne tecnologie, mancano le ore di educazione frontale, tra i tanti bonus inventati (al posto dei servizi) ne manca uno rivolto alle famiglie per l'acquisto di un pc, manca insomma la volontà politica di condizionare a livello statale le scelte educative e delle case editrici al fine di ampliare la platea dei beneficiari abbattendo i costi a loro carico.
- Detrazione fiscale del 19% per l’acquisto dei libri di testo: Chiediamo che venga introdotta la possibilità di detrarre il 19% delle spese sostenute per i libri di testo, esattamente come avviene per le spese sanitarie. Sarebbe un segnale forte e tangibile di vicinanza alle famiglie e un aiuto concreto per ridurre il peso economico.
- Promozione dello sharing e del riuso: “Incoraggiamo e sosteniamo tutte le iniziative di condivisione e riutilizzo dei libri di testo, come mercatini dell’usato e piattaforme di scambio. Questo non solo aiuta il portafoglio delle famiglie, ma promuove anche una cultura della sostenibilità.”
- Sviluppo del digitale e biblioteche solidali: “Laddove possibile e appropriato, promuovere l’adozione di materiali didattici digitali, che possono contribuire a ridurre i costi. Parallelamente, è fondamentale sostenere e ampliare le reti di ‘biblioteche solidali’, dove i libri possono essere presi in prestito gratuitamente o a costi simbolici.”
- Appello alle case editrici: “Rivolgiamo un appello alle case editrici affinché mostrino responsabilità sociale evitando di rivedere al rialzo, ogni anno, i listini. È essenziale che il costo dell’educazione non diventi un privilegio.”
Commenti
Posta un commento