Il Governo Italiano investe in start up israeliane
L'Italia, a detta di osservatori fin troppo benevoli con il Governo, mantiene una posizione critica verso Israele che tuttavia non le impedisce di mantenere rapporti commerciali e militari con un paese accusato di genocidio.
Parliamo del fondo ufficiale di investimento tecnologico italiano alla ricerca di partecipazioni in startup israeliane, in particolare nell'intelligenza artificiale e nell'informatica quantistica. "Globes" ha appreso che la Cassa Depositi e Prestiti (CDP), il fondo di investimento tecnologico ufficiale del governo italiano, ha iniziato a investire in aziende israeliane. Il fondo opera sotto l'egida del Ministero delle Finanze italiano e gestisce 4,7 miliardi di euro. Cerca di investire decine di milioni di euro, e forse anche di più, in startup israeliane, principalmente nell'intelligenza artificiale e nell'informatica quantistica, con l'obiettivo di portare l'attività delle aziende in Italia, per sviluppare e far progredire l'industria tecnologica locale.
Quanto denunciato da Francesca Albanese a proposito di aziende e stati che all'ombra del genocidio accumulano enormi profitti dai rapporti con lo stato di Israele, le sue università e aziende, viene confermato dai dati
con l' aumento del 143% delle start-up di tecnologia militare, pari al 64% delle esportazioni israeliane durante il genocidio.
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