In ricordo di Federico Garcia Lorca
18 agosto
di Rodrigo Rivas
Si chiamava Federico
Era nato in Spagna
Si chiama sempre Federico
Vive sempre in Spagna
Ma ora vive dovunque
"Verde que te quiero verde
Verde viento, verdes ramas
El viento sobre la mar
y el caballo en la montaña".
Verde che ti voglio verde
Verde vento, verdi rami
Il vento lassù, sul mare,
e il cavallo lassù, in montagna.
Dovevano ucciderlo
Era un repubblicano
Era un poeta
Era un omosessuale
Motivazioni più che sufficienti.
È successo un 18 agosto,
la guerra civile spagnola era appena iniziata
Era propedeutica alla seconda guerra mondiale
Potrebbe succedere ancora
Nei 2025 il mondo è altrettanto ampio e altrettanto alieno
Condizioni propedeutiche alla terza guerra mondiale?
La quarta, comunque,
secondo Einstein,
sarà combattuta con le pietre
A Federico lo ricordiamo tutti,
forse persino i suoi assassini
Chi ricorda i suoi assassini?
Il suo "Romanzo sonnambulo" è sinonimo universale di bellezza
Gli eredi dei Borbone e di Franco,
si nascondono in qualche porcile
Alcune sono dimore fastose
Tutte, comunque,
sono dei porcili.
W la Spagna repubblicana
W Federico García Lorca
W la poesia ed i non tanti poeti che nel mondo sono stati
E sono
W le diversità umane
Ma i criminali fascisti,
di ogni grado, regione, colore, momento, memento e situazione, non sono una diversità
Sono monnezza
dei ricordi
e del quotidiano
Non un'opinione,
solo un crimine
"Verde que te quiero verde"
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