Le contraddizioni del sindacato rappresentativo e le scelte rimandate all'infinito. Sciopero generale della Cub il 28 Novembre.
Le contraddizioni del sindacato rappresentativo e le scelte rimandate all'infinito.
Sciopero generale della Cub il 28
Novembre.
"Siamo
in piazza perché dobbiamo rimettere al centro i problemi delle persone che per
vivere hanno bisogno di lavorare e che oggi sono poveri pur lavorando, dobbiamo
rimettere al centro il futuro dei giovani. Serve un cambiamento vero delle
politiche economiche e sociali". Sono
le parole del segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, dalla piazza
Romana nel corso della manifestazione nazionale denominata "Democrazia al
lavoro" .
"C'è
bisogno di aumentare i salari, di far pagare le tasse a chi non le paga, c'è
bisogno di una vera riforma fiscale, di investire seriamente sulla sanità, di
politiche industriali di investimenti pubblici e privati molto
consistenti".
Come
non concordare con Landini e la Cgil? Alle parole dovrebbero seguire i fatti e
qui casca l’asino
Come
si aumentano i salari?
Sottoscrivendo contratti nazionali con pieno recupero del potere di acquisto e
con una paga oraria sotto la quale non scendere. E qui iniziano i dolori in
casa Cgil, circa 5 milioni di lavoratori e lavoratrici hanno contratti, siglati
anche dalla Cgil, con paghe orarie inferiori ai fatidici 9 euro orari. E'
quindi possibile elargire consigli e offrire delle cure quando si è complici
delle cause della malattia stessa?
Un
altro aspetto importante da considerare è la detassazione dei premi di
risultato, la Cgil è parte integrante del partito unico della riduzione delle
tasse sul lavoro pensando che questa sia in fondo una delle soluzioni per
innalzare i salari. In realtà da quando sono detassati i premi i profitti delle
imprese sono cresciuti e la quota di ricchezza destinata al lavoro diminuita. E
allo stesso tempo sono cresciuti infortuni, malattie sul lavoro e incidenti
mortali insieme al progressivo innalzamento dell'età pensionabile.
Se
guardiamo la manovra di Bilancio tra riforma Irpef e detassazione del
salario accessorio, o di secondo livello, i benefici in busta paga sono di
gran lunga inferiori ad aumenti in busta paga decretati da un meccanismo
automatico di adeguamento dei salari dal costo della vita. Perchè la Cgil non
prende atto che i meccanismi propri dei rinnovi contrattuali (ad esempio la
miseria della indennità di vacanza contrattuale) sono tra le cause della
erosione del potere di acquisto? Forse perchè quei meccanismi perversi sono
frutto di intese siglate dalla stessa Cgil?
E
il welfare aziendale? Da
anni nei contratti nazionali invece di aumentare i salari si preferisce
elargire beni e servizi che poi portano acqua al mulino della sanità privata e
tengono in piedi inutili carrozzoni come gli Enti bilaterali. E al contempo,
invece di difendere la previdenza pubblica, ritroviamo il sindacato a perorare
la causa della previdenza integrativa. Come sarà possibile difendere il welfare
universale se si è parte attiva nella promozione di sanità e previdenza
integrativa? Se Landini deve ancora decidere sullo sciopero generale contro
questa Legge di Bilancio, qualcuno (ad esempio la Cub) ha già deciso di
scendere in piazza e bloccare il paese, la data è quella del 28 Novembre-
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