Un paese schizofrenico (con tutto il rispetto per la schizofrenia)



La legge di Bilancio in teoria dovrebbe essere lo specchio dell'azione Governativa, la summa degli interventi indispensabili e prioritari per il paese, un po' come la ripartizione delle spese in ambito familiare stabilendo priorità, tagli di spesa e investendo i risparmi nella gestione della casa, in un corso di inglese per i figli, nell'acquisto di un motorino per tagliare i costi dei parcheggi o dei mezzi pubblici. Un confronto azzardato, quello tra Legge di Bilancio e gestione di un nucleo familiare ma in fondo abbastanza azzeccato per chi necessiti di un esempio pratico.

Siamo il paese pieno di contraddizioni, abbiamo eliminato il Reddito di cittadinanza perchè premiava, a detta di chi governa, chi non voleva andare a lavorare salvo poi scoprire la crescita della miseria relativa e assoluta, si invoca il rispetto delle regole contro ogni lassismo ma si passa da un condono all'altro, si parla di un Governo attento agli ultimi e alla famiglia ma poi attuano politiche di sostegno ai redditi elevati senza incrementare il welfare.  In fondo il nostro paese è fermo da lustri e anche il suo bagaglio culturale risulta tanto obsoleto quanto ristretto se pensiamo che la ricchezza di pochi possa favorire tanti, era l'idea, poi smentita dalla realtà, dei liberisti di assalto nei primi anni ottanta, nel frattempo sono trascorsi 40 anni. Basterebbe guardare in profondità, lieve e insufficiente crescita ma contemporaneo aumento delle disuguaglianze, aumento della povertà assoluta, minori nascite e in prospettiva si abbasserà quella speranza di vita sulla quale fanno affidamento per posticipare l'età della pensione

 Eurostat ci assegna la palma del paese con maggiore disuguaglianza nella distribuzione del reddito e intanto 1 italiano su 10 si trova in condizioni di povertà assoluta 

Nel 2023 il Governo Meloni ha cancellato il Reddito di cittadinanza sostituendolo con l' assegno di Inclusione (ADI).  E hanno cambiato le regole per l'accesso riducendo drasticamente la platea dei beneficiari. I soldi risparmiati dallo stato a chi sono andati? Alle imprese e da oggi in poi al Riarmo. Con le risorse tagliate al welfare cosa hanno fatto? Hanno abbattuto le tasse su tredicesime e salario accessorio, altro regalo alle imprese che evitano di adeguare i salari al costo della vita. 

Più che Governo degli Italiani potremmo definirlo il Governo delle imprese perseverando nelle politiche di austerità salariale con le buste paga che perdono potere di acquisto e vengono tenute a galla con i tagli delle tasse. Presto il giochino sarà evidente quando mancheranno i soldi per il welfare ma allora sarà troppo tardi.

Il nostro paese cresce con il Governo delle destre? Fa comodo crederlo ma non è così, il Pil italiano dall'insediamento della Meloni ai nostri giorni cresce dell’1,5%, la media Ue è attorno al 2,4%.  Ma non eravamo i primi in Europa ? 

Evidentemente no, un paese che non cresce e ove aumentano le disuguaglianze con un fisco che penalizza classe media e classe popolare, in cui non esiste un sistema di reddito minimo adeguato, di salario minimo sotto il quale non scendere. 

Dopo tanti anni ci si accorge che la sfera distributiva di redditi e ricchezze, la leva fiscale restano strumenti ignoti alla stragrande maggioranza della popolazione che non vuole guardare oltre i tagli al cuneo fiscale e in questa opera di rimozione sono aiutati dai sindacati, dalla Cisl e dalla Uil almeno che plaudono alla Manovra di Bilancio.


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