3 Febbraio incontro con l'ambasciatore del Venezuela

Venerdì 3 febbraio a Livorno: incontro con ambasciatore del Venezuela. Un'occasione per approfondire i processi costituenti e l'attuale fase politico-economica dell'America Latina

L'iniziativa di venerdì pomeriggio a Livorno che annovera in qualità di relatore principale l'ambasciatore del Venezuela Rodriguez, accompagnato dall'avvocato Gisella Seghettini che tratterà la questione delle esperienze costituzionali in Europa, dall'analista esperto di questioni latinoamericane, dr Marco Consolo, e dal Prof Andrea Vento docente di geografia, esperto di America Latina che approfondiranno gli attuali del subcontinente in questione.

In particolare Rodriguez, personaggio di spicco della politica del proprio paese avendo rivestito la carica di vicepresidente, affronterà gli aspetti salienti del processo costituente del proprio paese che ha portato nel 1999 all'approvazione tramite referendum popolare della Costituzione Bolivariana, fortemente voluta dal fondatore stesso della Nuova Repubblica, Hugo Chavez.
L'entrata in vigore della una nuova carta costituzionale (poi presa come esempio anche da altri paesi latino-americani come Bolivia ed Ecuador) ha offerto modelli inediti di organizzazione dei diritti e delle forme partecipative dei cittadini alle decisioni democratiche: la tutela dell'ambiente e delle minoranze etnico-linguistiche, gli organismi di consultazione permanente come i "consejos comunales", l'istituto del referendum revocatorio, il libero accesso ai mezzi di comunicazione, oltre ad alcuni elementi di socialismo in economia, sono solo alcuni degli aspetti che connotano la nuova carta costituzionale del Paese.
Gli interventi dei relatori tracceranno tuttavia una quadro completo dell'attuale situazione latinoamericana: verranno infatti analizzate le dinamiche economiche e sociali in atto e il mutevole scenario geopolitico che hanno caratterizzato il subcontinente nel corso dell'ultimo anno e mezzo.

Il 2015, infatti, a detta di molti esperti, sembra rappresentare una sorta di spartiacque geopolitico che potrebbe condurre verso il tramonto della stagione dei governi progressisti iniziata alle soglie del XXI secolo. Una fase storico-geopolitica avviata dal primo mandato presidenziale di Hugo Chavez nel 1999 in Venezuela e di quello di Inacio "Lula" Da Silva nel 2003 in Brasile non che consacrata da un imprevisto effetto domino che ha fatto registrare l'ascesa, in quasi tutti gli stati dell'area, di governi d'ispirazione progressista, seppur con caratteristiche eterogenee. Prese così avvio una nuova stagione che suscitò fin dall'inizio grandi speranze di cambiamento all'interno di una macro regione ancora afflitta, alla fine del secondo millennio, da profondi squilibri, i più gravi a livello mondiale, nella distribuzione della ricchezza. Le nuove politiche economiche attuate da tali governi hanno indubbiamente portato benefici sociali e ridotto le sperequazioni sociali (grafico 1) senza tuttavia attuare profonde riforme strutturali ma, talvolta, limitandosi alla mera redistribuzione, attraverso piani assistenziali (Missiones, Bolsa familia, Fame zero ecc..), della rendita della vendita delle materie prime sul mercato internazionale.




Grafico 1: Coefficiente Gini (sperequazioni di reddito) confronto 2000-2010



Una volta esauritasi la fase delle quotazioni elevate delle commodities, i prodotti agricoli, le materie prime e le risorse quotate in borsa, (grafico 2), le entrate valutarie hanno subito una sensibile contrazione mettendo a rischio la sostenibilità dei bilanci statali e il mantenimento delle politiche assistenziali, trovandosi così a far fronte alla nuova offensiva statunitense tesa alla riconquista del "cortile di casa" (in base alla Dottrina Monroe) in presenza di un crescente malcontento popolare per le mancate riforme strutturali, quella agraria in primis.
La nuova strategia statunitense è senz'altro stata favorita da alcuni limiti evidenziati nell'azione di governo da parte dei governi progressisti ma anche dall'eccessiva dipendenza dal modello estrattivista. Il calo delle quotazioni delle commodities e l'eccessiva dipendenza da queste ultime, ha condizionato il trend economico dell'intera macroregione che ha registrato un sensibile rallentamento fino a sprofondare nel 2016 in recessione (vedi Tabella 1), aspetto abbastanza infrequente per un'area in fase di sviluppo, in assenza di crisi internazionali. In particolare sta destando particolare preoccupazione il ciclo economico dell'America Meridionale che ha registrato una contrazione della ricchezza prodotta sia nel 2015 che nell'anno appena concluso, condizione difficilmente evitabile dal momento che le 3 principali economie sudamericane, Brasile, Argentina e Venezuela, vedranno il proprio Pil ridursi nel 2016 (Vedi tabella 2).



Grafico 2: quotazioni petrolio 2006-20016





Tabella 1

Variazione Pil percentuale 2014-15 e previsioni 2016-17
America Latina

Valori
rilevati
Fmi
Valori
rilevati
Fmi
Previsioni
Fmi
Ottobre 2016
Previsioni
Cepal
Luglio 2016
Previsioni
Fmi
Ottobre 2016
Anno
2014
2015
2016
2016
2017
Brasile
+ 0,1
- 3,8
- 3,3
- 3.5
+ 0,5
Argentina
- 2,5
+ 2,5
- 1,8
- 1,5
+ 2,7
Venezuela
- 3,9
- 6,2
- 10,0
- 8,0
- 4,5
America Latina
+ 1,0
0,0
- 0,6
- 0,8
+1,6



Tabella 2

Variazione Pil percentuale 2014-15 e previsioni 2016-17
Messico e Macro- regioni dell'America Latina

Valori
rilevati
Fmi
Valori
rilevati
Fmi
Previsioni
Fmi
Ottobre 2016
Previsioni
Fmi
Ottobre 2016
Anno
2014
2015
2016
2017
Messico
+ 2,2
+ 2,5
+ 2,1
+ 2,3
America istmica
+ 3,9
+ 4,2
+ 3,9
+ 4,1
Caraibi
+ 4,3
+ 3,9
+ 3,4
+ 3,6
Sud America
+ 0,3
- 1,3
- 2,0
+ 1,1
http://www.imf.org/external/datamapper/NGDP_RPCH@WEO/OEMDC/ADVEC/WEOWORLD/ARG/BRA/NMQ/WE/SMQ

La delicata congiuntura economico-sociale interna attuale sembra abbia offerto il fianco per la riedizione di un Plan Condor 2.0 da parte degli Stati Uniti teso a rimuovere governi di segno politico avverso, non più con i sanguinari colpi di stato degli anni 60' e 70' del secolo scorso ma con raffinate strategie giudiziarie e istituzionali che negli ultimi 8 anni hanno portato alla caduta di ben 4 presidenti democraticamente eletti e intenzionati a portare avanti politiche di integrazione regionale (Mercosur e Alba in primis) nel segno dell'associazionismo Sud-Sud e della presa di distanza dal cappello protettore di Washington. Sono stati così deposti da "Golpe soave" o "Golpe istituzionale", a seconda delle definizioni, Manuel Zelaya in Hoduras nel 2009, Fernando Lugo in Paraguay nel 2012, Dilma Roussef in Brasile nel 2016 e, anche se il tentativo di incriminazione è arrivato a fine secondo mandato, Cristina Kirchner nel 2015 in Argentina, spianando la strada all'elezione del liberista Macri.

Le strategie golpiste in atto ormai continuativamente dal 2014 in Venezuela stanno mettendo in serio pericolo la sopravvivenza del governo di Maduro e con esso l'intero processo bolivariano che ha costituito un modello politico-economico che ha illuminato a partire dal nuovo millennio l'intera America Latina. Un'esperienza fondamentale, quella del Socialismo del XXI, per l'intero campo progressista mondiale che sembra non riuscire ad elaborare teorie e progetti validi da contrapporre al dominio, ormai anche culturale del neoliberismo.

Venerdì la serata si preannuncia interessante per i contenuti che verranno trattati dai relatori e in particolare per l'intervento dell'ambasciatore Rodriguez che ha spostato, appositamente per essere presente all'iniziativa, il volo per il proprio paese nel quale dovrà recarsi per affrontare la delicata situazione attuale, visto che le pressioni interne e internazionali si fanno sempre più insistenti. Non ultime le mozioni approvate Senato e Camera italiani, su proposta di personaggi dello schieramento conservatore nazionale legati a doppio filo all'opposizione interna. Opposizione che, per metodi e finalità, però non riscuote alcuna simpatia in Papa Francesco che ha addirittura rimosso il suo rappresentante al tavolo del dialogo fra governo e opposizioni in quanto troppo appiattito sulle posizioni di queste ultime.

All'incontro, che si terrà al circolo "Colline" di via di Salviano 53 a Livorno a partire dalle 17,00, seguirà una cena conviviale completa al costo di soli 15 euro alla quale si potrà partecipare prenotando preventivamente all'indirizzo mail luca.stellati@libero.it specificando la scelta fra menù tradizionale o vegetariano.

Andrea Vento - 1 febbraio 2017

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