Quando il salario diventa premio. Allungano i tempi per il recupero delle indennità "indebitamente" erogate.

Si sa che la riforma auspicata dai padroni e dai poteri forti era quella di un pubblico impiego ridimensionato nei numeri e nelle funzioni, magari dando priorità ai processi di privatizzazioni con un decreto sulle partecipate costruito ad arte per lo smantellamento delle aziende costruite con i soldi pubblici e la loro svendita o liquidazione.

Ma nella realtà si è dato priorità ai decreti immagine , quelli sui licenziamenti dei furbetti del cartellino anche se sono passati sotto silenzio la lquidazione di gran parte delle camere di commercio oggi esistenti e delle autorità portuali.

Una delle questioni dirimenti è quella di far passare l'idea che il salario accessorio, di secondo livello per capirci, sia una sorta di regalo, un premio da accordare solo ai lavoratori fedeli e virtuosi (ma a deciderlo sono i vertici dirigenziali e politici non parametri oggettivi). E se il salario si trasforma in premio, è evidente che nell'immaginario collettivo si fa strada l'idea che a beneficiarne siano solo in pochi, una esigua minoranza anche se sono soldi di tutti\e che per meccanismi clientelari con i sindacati sono stati spostati 25 anni fa dai contratti nazionali al secondo livello di contrattazione.

Uno dei problemi piu' urgenti è come recuperare le somme indebitamente (si fa per dire) erogate ai dipendenti pubblici in virtù di accordi decentrati non rispettosi di normative cosi' complesse che pensano ad una semplificazione utile tanto agli amministratori quanto al sindacato.

Nel decreto milleproroghe (al comma 15-quater dell’articolo 1,) viene prolungato di 5 anni il tempo nel quale Regioni ed enti locali potranno recuperare le indennità indebitamente erogate fino al 2012-13, prima di essere a tutti gi effetti definite llegittime da Ragioneria generale e Corte dei conti.

Sono decine gli enti locali che hanno commesso errori e magari ricostruito il fondo del salario accessorio in maniera errata e per non incorrere in sanzioni e accuse di danno erariale hanno effettuato ricognizioni per individuare gli eventuali errori, salvo poi addebitare ai futuri fondi del salario accessorio il recupero delle cifre erogate senza diritto

Ma il diritto è cosa seria, spesso si tratta di errori commessi dalla parte pubblica che ricadono interamente sui lavoratori, altre volte il problema nasce dal riconoscimento di doppie indennità che la Magistratura contabile ritiene improprie

Il recupero, stando al decreto salva Roma del 2014, "sarebbe andato avanti per un numero di anni pari a quelli in cui le regole di finanza pubblica erano state ignorate dai contratti integrativi".

Ma alla fine si è capito che questi recuperi avrebbero messo in ginocchio numerosi enti pubblici e creato una elevata conflittualità con il personale, per questo i cinque anni supplementari previsti dal milleproroghe permettono di attenuare le conseguenze negative sul salario del personale soprattuto degli ultimi assunti la cui produttività pagherà colpe per anni nei quali non erano in servizio.
Quindi 5 anni di tempo in piu' per recuperare i soldi, ma resta il fatto che questa gentile concessione è altra cosa di una sanatoria che sarebbe la vera soluzione.

E in futuro , nel nome della semplificazione delle proccedure, eviteremo il problema erogando a pochi i soldi di tutti e cosi' il sogno della Madia e di Brunetta si avvererà: trasformare il salario in premio, i soldi di tutti darli a pochi. E cosi' ingiustizia sarà fatta

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