Basta bugie: assenze per malattia calate nella Pubblco del 6,2%


Storicamente dietro alla lotta contro l’assenteismo si nasconde ben altro, questa volta si leva una coltre densa di fumo per annebbiare la mente dell'opinione pubblica su un processo di ristrutturazione che mira alla riduzione dei servizi pubblici e a introdurre norme penalizzanti per i lavoratori.

In pochi anni sono andati perduti quasi 500 mila posti di lavoro che non sono gli usceri di qualche ministero ma infermieri, medici, addetti alla manutenzione delle strade e del territorio, impiegati di sportello, figure indispensabili ad erogare i servizi al cittadino. Ma di questo e della spending review che ha ridotto gli appalti nei servizi si parla poco e ancora meno l'opinione pubblica viene informata.

Sottoporre al pubblico ludibrio ile dipendenti della pubblica amministrazione è fin troppo facile, basta sbattere in prima pagina qualche fatto di cronaca sui furbetti del cartellino che subito scatta la facile equiparazione dipendente pubblico.

In alcuni casi il mal costume potrebbe essere debellato in pochi giorni, basterebbe che i dirigenti intervenissero direttamente, nelle loro potestà c'è la possibilità di infliggere sanzioni e sospensioni, ci risulta che siano invece ben pochi i casi nei quali gli enti pubblici scelgano questa strada.

Uno dei luoghi comuni riguarda la tendenza del dipendente pubblico ad ammalarsi con estrema facilità, niente di piu' falso come ci dicono i dati ufficiali senza dimenticare che l'obiettivo del Governo è quello di ridurre i permessi legati ai congedi familiari e alla legge 104 del 1992 per l’assistenza ai familiari disabili.

Nel 2015,stando ai dati ufficiali della Ragioneria generale, i dipendenti di Stato ed enti territoriali hanno accumulato 30 milioni di giorni di assenza per malattia. In percentuale registriamo un calo pari al 6,2% rispetto alle assenze dell'anno prima.

Se poi guardiamo ai dati relativi alle singole amministrazioni, si scopre che i tecnici dell'università si ammalano pochissimo, tra i piu' "sani" del mondo del lavoro

La polemica costruita ad arte serve per coprire il vero intento del nuovo decreto sul pubblico impiego ossia al fatto che ritornando la competenza all’Inps sulle visite fiscali, si renderà necessaria una spesa supplementare di svariati milioni all'anno, per giustificare la quale bisogna dimostrare che nel pubblico ci si ammala troppo e senza reale motivo

Cosa altro allora si inventeranno per giustificare le loro maleffate?

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