Appalti negli enti pubblici: inizia lo scaricabarile degli enti sulla Consip sulla pelle delle lavoratrici?


Ieri, una importantante audizione nella 4 commissione consiliare del Comune di Pisa per discutere nel merito del prossimo appalto delle pulizie al comune di Pisa.

Per completezza rimandiamo alle interviste rilasciate all'ufficio stampa del comune su questo argomento:

http://www.comune.pisa.it/it/default/20823/4a-CCP-del-24-febbraio-2017.html

La questione appalti riguarda tutti inclusi i dipendenti pubblici che un tempo svolgevano quelle mansioni.

Gli enti sono obbligati a ricorrere alla Consip e a partecipare a bandi già precostituiti, ora si tratta di capire se il futuro appalto avrà tutte le clausole necessarie a tutela delle lavoratrici, non parliamo solo di applicare l'art 4 del contratto nazionale multiservizi che parla di conservazione del posto ma anche di altro.

Parliamo della conservazione delle stesse ore perchè ogni gara di consip riduce i costi per gli enti pubblici il che si traduce in riduzioni orarie e contrattuali della forza lavoro, in minori contributi previdenziali, nella contrazione di salari già da fame visto che per lo piu' si tratta di contratti part time.

Parliamo di un controllo del capitolato che non consideri solo gli aspetti formali ma guardi alla sostanza dei servizi, che non riduca i servizi ordinari (dai quali dipende la qualità del servizio) a favore dei periodici, che individui un congruo numero di dipendenti per ogni palazzo senza lo spezzatino degli orari, considerando orario di lavoro il tempo impiegato dalle lavoratrici per spostarsi da un posto di lavoro all'altro (cosa che oggi non avviene), parliamo di un rapporto diretto degli enti pubblici con le lavoratrici in appalto, di operare nel rispetto della salute e della sicurezza delle stesse.

LA mobilitazione continua, gli enti pubblici sovente fanno orecchi da mercante quando le lavoratrici degli appalti non percepiscono salario nei tempi previsti, se le loro condizioni retributive e lavorative non sono dignitose, se operano senza sicurezza.

Noi vogliamo che la stazione appaltante receda dal contratto se i lavoratori e le lavoratrici degli appalti non sono pagati\e, sia il pubblico a farsi carico delle spettanze dovute presentando poi un conto salato a chi non rispetta la dignità delle lavoratrici e i diritti acquisiti. I controlli del pubblico sugli appalti seguano logiche ben diverse da quelle formali, ci si adoperi presso Consip per costruire maggiori tutele a difesa delle lavoratrici delle pulizie

E' una utopia? Noi pensiamo di no, solo in questo modo eviteremo appalti al ribasso e perdita di ore e di salario

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