Servizi educativi comunali:facciamo il punto

SUI SERVIZI EDUCATIVI…..IERI…OGGI…DOMANI

Vogliamo iniziare questo nostro contributo sottolineando che non faremo positivamente riferimento alla buona scuola poiché la riforma Renzi\Giannini è l'esatto contrario di percorsi di valorizzazione degli insegnanti e va nella direzione opposta all'allargamento del diritto allo studio.

Nel nostro Comune in un decennio la dotazione organica per i nidi comunali si è ridotta di oltre 30 unità arrestandosi a quota 50. Senza dubbio l'accordo sui servizi educativi comunali del 2011 ha permesso di lavorare in condizioni migliori ma allo stesso tempo  non è servito a contrastare la tendenza a ridurre i servizi educativi a gestione diretta.

La stessa dotazione organica è divenuta con il tempo facilmente raggirabile non solo per il fatto che il Governo sta lavorando al superamento del concetto stesso di dotazione organica ma perchè il rapporto regionale tra bambini\e ed educatrici diventa aggirabile con le mancate sostituzioni del personale.

E' stato sicuramente un errore pensare che la esternalizzazione dei nidi fosse co\gestibile dal sindacato con la ridistribuzione dei carichi di lavoro e una dotazione organica maggiore visto che il blocco delle assunzioni ( 1 su 4 pensionamenti) ha finito con il ripercuotersi negativamente anche sui servizi educativi nei quali inoltre l’età media delle educatrici è salita paurosamente. Senza rompere con la logica della riduzione degli organici e del costo del lavoro non andremo avanti né riusciremo a imprimere una svolta verso il rafforzamento dei servizi a gestione diretta.

A cio' poi aggiungiamo che l'Amministrazione non ha mai avuto a cuore la costruzione di meccanismi di uscita dai servizi educativi dopo 30 anni di servizio con la mobilità interna verso altri servizi e la sostituzione del personale piu' anziano con forza lavoro formata e giovane, magari assunta tramite concorso.

L'amministrazione comunale, in presenza delle attuali normative, ha buon gioco a ridurre i servizi a domanda individuale adducendo la motivazione che la ridotta facoltà assunzionale non permette di mantenere la gestione diretta degli attuali servizi.
A noi non interessa continuare a far finta che l'obiettivo del sindacato sia quello di ritornare a 63 unità, noi tutte\i sappiamo che questo obiettivo per essere raggiunto avrebbe bisogno di un piano occupazionale ben diverso da quello approvato dalla Giunta e dovrebbe partire della rimozione di tutti i blocchi assunzionali con la reinternalizzazione dei servizi.

Il processo di riduzione degli organici e della esternalizzazione dei servizi è partito molti anni fa , non è stato adeguatamente contrastato dalla rsu e dalle organizzazioni provinciali molte delle quali sono state addirittura conniventi con questi processi.
La conseguenza di questo silenzio assenso la si vede nelle condizioni retributive, contrattuali e di lavoro delle lavoratrici in appalto, per esempio quello che opera nei centri cottura e nelle scuole comunali.

Un servizio funzionante allora dovrebbe garantire:
una valutazione dei bisogni reali e oggettivi delle singole strutture
Snellimento delle richieste di tipo amministrativo.
Le funzioni educative non sono di natura burocratica , piuttosto la tecnologia dovrebbe servire a snellire le pratiche lasciando piu' tempo alle attività educative propriamente dette.

Non discutiamo sull’invio di turni, presenze, ma ad esempio sulle e-mail delle richieste di lavori che prevedono una burocrazia lunga complicata e sovente senza risposte. Nei nidi e nelle materne comunali mancano pc moderni e funzionanti, spesso manca perfino la connessione internet, il personale deve far fronte a strumenti inadeguati e a una formazione sull'uso degli stessi a dir poco inadeguata. E tra i fattori di stress c’è anche la scarsa valorizzazione del personale con valutazioni dirigenziali basse che hanno escluso gran parte delle educatrici dalla progressione economica orizzontale

copertura di tutto l’organico attraverso il concorso (con stabilizzazione delle precarie riservando loro la quota del 50% dei posti a disposizione). Una graduatoria funzionante per le sostituzioni.

La sostituzione del personale ausiliario comunale laddove si sono verificate uscite per inidoneità. Nel tavolo tecnico del giugno scorso era stata garantita la stessa dotazione organica e orario ( 2015-2016) delle ausiliare anche a fronte delle riduzioni dell’utenza per il 2016-2017.

garanzia sulla sostituzione di P.T, 104, ferie, malattie, permessi. Serve un accordo su questi punti che lasci poco spazio ad interpretazioni\letture unilaterali dell'amministrazione ricordando che dovremo contrastare la tendenza del Governo a ridurre i permessi anche attraverso la campagna contro l’assenteismo(nonostante l’età elevata le assenze nel pubblico in un anno sono calate del 6,2% stando ai dati della Ragioneria Generale) chiarezza sui numeri anche in merito alle sostituzioni.

un calendario formativo discusso a fine anno scolastico con il personale e presentato a Settembre

un buon piano per il monte ore del personale in appalto e la sostituzione delle ausiliarie comunali ( questo fa parte di una buona organizzazione ed è garanzia di qualità nonché sostegno al nostro lavoro). Apprendiamo della cessione da parte della Elior ad altra ditta del personale ausiliario con la scelta della azienda di dedicarsi interamente alle attività di cucina, di questo vogliamo parlare ad un tavolo unico con le organizzazioni sindacali che rappresentano le lavoratrici degli appalti. La divisione tra personale comunale e quello esternalizzato \in appalto ha fatto arretrare tutti\e peggiorando le condizioni lavoratrive e retributive. Non possiamo dunque che concordare con la critica verso la riduzione del monte ore per il personale Elior, chiunque operi nei nidi comunali, a prescindere da chi sia il datore di lavoro, deve potere operare nelle medesime condizioni. Fin da ora vogliamo avanzare una proposta alla rsu e alle OOSS: facciamoci carico di chiedere informazioni su come il comune e la ditta appaltatrice intendano procedere in futuro e come coprire i posti vacanti delle ausiliarie comunali ( 1 posto).

Conclusioni

Non si tratta di rinunciare a contrastare le esternalizzazioni (anzi siamo a rivendicare una azione congiunta di tutte le rsu ) ma di guardare alla realtà odierna, alla gestione dei servizi, al rapporto con il personale esternalizzato dentro una ottica diversa, non per compartimenti stagni ma per costruire una gestione dei servizi migliore nell'interesse delle lavoratrici, del pubblico e dei bambini e delle bambine. Lo si faccia senza accordicchi ma guardando a come gestire nidi e materne nei prossimi anni, si tuteli la forza lavoro comunale e in appalto (aumentando le ore di contratto di quest'ultima per esempio), non si faccia finta di opporsi a processi che andrebbero contrastati a livello nazionale con forza e scelte coerenti

La RSU da per altro da tempo ha fatto richiesta di un tavolo tecnico per affrontare tutte queste problematiche ma l’ AC non ha ancora dato una risposta….BASTA CON LE INCERTEZZE ABBIAMO BISOGNO DI CHIAREZZA….QUESTA AMMINISTRAZIONE CONTINUA AD INVESTIRE

L’EDUCAZIONE INVECE DI INVESTIRE SULL’EDUCAZIONE!!!!
Delegati\e rsu eletti nella lista Cobas comune di Pisa

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