Alternanza scuola-Lavoro: giovane rimasto sotto un muletto

A poche ore dal grave infortunio sul lavoro capitato a un giovane in una azienda, con rovesciamento del muletto da lui guidato e prognosi di 40 giorni in una città della Liguria, sorgono spontanee alcune domande.

L'alternanza sul sito del Miur viene cosi' definita:
"Un'esperienza formativa innovativa per unire sapere e saper fare, orientare le aspirazioni degli studenti e aprire didattica e apprendimento al mondo esterno. Perché l’unica risposta strutturale alla disoccupazione è una scuola collegata con il mondo del lavoro"

La esperienza formativa non dovrebbe prevedere sicuramente alcuni impieghi (o presunti tali) ai quali siamo ormai assuefatti tra giovani che servono ai catering o si trovano ad aprire e chiudere cooperative e parchi, a fare le pulizie e altre mansioni che sicuramente non sono di orientamento e di apprendimento.

L'alternanza scuola-lavoro determina la perdita di centinaia di ore di studio e di formazione. Non pensiamo che il modello scolastico degli anni scorsi sia tutto rosa e fiori, molti studenti ne criticavano l'astrattezza e la scarsa attinenza con il mondo del lavoro vero e proprio ma queste indicazioni non sono state recepite visto l'utilizzo reale che si fa dei giovani e la nuova disposizione che mette il diploma in subordine a un contratto di apprendistato.

Se un giovane studente subisce un grave infortunio sul lavoro significa che in quella azienda, dovre avrebbe dovuto fare alternanza, non hanno tenuto conto delle normative di sicurezza o forse,  verrebbe da concludere, che l'alternanza scuola e lavoro sta diventando una forma, piu' o meno occulta, di impiego di giovani al posto di apprendisti e di lavoratori regolamente assunti contrattualizzati.

Per la guida di un muletto serve un patentino, l'autista viene sottoposto a percorsi formativi e  a un annuale, e a sorpresa, controllo sanitario per scongiurare l'eventuale uso di sostanze stupefacenti o abuso di alcool. Non solo chi guida un muletto deve essere formato e addestrato all'utilizzo di questo mezzo ma occorre che lo stesso risponda a determinati requisiti e rispetti tutte le normative comunitarie in materia di sicurezza. Forse si è trattato di un uso incauto del mezzo ma resta il fatto che questo giovane non sarebbe dovuto stare alla guida del muletto e l'episodio conferma, ancora una volta, che l'alternanza scuola lavoro è ben diversa da come la raccontano nelle aule di scuola

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