METà DELLE CASE NEI CENTRI STORICI SONO SFITTE



I centri storici delle città sono ormai destinati ad uffici e locali , la popolazione da 30 anni ad oggi è stata spostata nei quartieri periferici, spesso quartieri dormitorio con pochi servizi. Chi abita al centro sono o studenti (per le città universitarie) o chi puo' permettersi appartamenti lussuosi . Perdita di abitanti, negozi, imprese e in molti casi anche le sedi istituzionali, questo è accaduto con il 40% delle case ormai sfitte.

Sono questi i risultati di una inchiesta pubblicata su Il sole 24 ore .che analizza i censimenti Istat tra il1991 e il 2011. Perdita di abitanti, di imprese e di popolazione risultato di un modello urbanistico speculativo .

A determinare l’abbandono dei centri storici è anche la crisi della piccola azienda e del lavoro autonomo , la perdita di potere di acquisto del ceto medio che ha subito il progressivo impoverimento e non puo' permettersi in tanti casi case in città sobbarcandosi le elevate spese condominiali, della ztl e la mancanza di servizi.

Ci sono poi città che hanno assecondato la tendenza favorendo l'apertura di bar e locali con una mortalità elevata, attività che spesso nascono e chiudono i battenti nell'arco di pochissimi anni.

Questo modello di sviluppo urbanistico e sociale ha creato non solo i quartieri dormitorio ma anche le città vetrina, alimentata la tendenza a lasciare sfitti migliaia di appartamenti quando la richiesta abitativa è sempre piu' drammatica. Da qui nasce la necessità della requisizione di palazzi abbandonati di proprietà di fondazioni, finanziarie, enti pubblici e multinazionazionali.

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