Sgravi, incentivi e aiuti alle imprese. E' cosi' che il Governo pensa di superare la crisi di sistema

Decontribuzione al 50% per i primi tre anni di contratto a tempo indeterminato per gli under 35 a partire dal 2018, esonero contributivo e contratto a tutele crescenti (tanto nei primi 3 anni i licenziamenti saranno agevolati) per chi ha svolto in quella azienda o l'apprendistato o l'alternanza scuola- lavoro, queste sono le misure del Governo che presto potrebbero concretizzarsi nella Legge di Stabilità.
Riflettiamo insieme, in un colpo solo si raggiungerebbero molteplici risultati, le aziende non pagherebbero i contributi avendo il contratto a tutele crescenti , si darebbe un senso alla Buona scuola che di buono ha veramente poco, si affermerebbe la subalternità alle imprese del sistema scolastico pubblico vendendo la immagine di nuovi posti di lavoro per i giovani.
Incentivi, sgravi, contratti sfavorevoli, paghe da fame, regali ai padroni, istruzione costruita solo a uso e consumo delle imprese, è forse cosi' che si riprenderà il paese?
E' ormai appurata la politica del governo basata sulle decontribuzioni e sulla riduzione di tutele individuali e collettive attraverso le tutele crescenti. Quanti di questi nuovi lavori resteranno dopo i primi 3 anni? 
Ogni impresa potrebbe avere un tetto annuo di decontribuzioni attorno ai 4mila euro, si parla poi di una non meglio precisata norma “anti-licenziamenti” per obbligare le aziende a non licenziare almeno nei sei mesi precedenti per avere il beneficio decontributivo. Ma passati i 3 anni cosa accadrà?
Il Governo sta pensando a un incentivo triennale, avrà bisogno di qualche favore dai sindacati, magari flessibilità nella applicazione dei contratti nazionali e un buon pacchetto di deroghe agli stessi, per questo hanno già fissato per i prossimi giorni i primi incontri.   Si partirà con il lavoro gratuito nella economia della promessa (meglio abituare gli studenti a tacere e obbedire senza mai mettere in discussione il dominio del capitale sul lavoratore) per proseguire con la miseria dell'apprendistato e concludere dopo anni con il contratto a tutele crescenti.
Quanto guadagneranno le imprese? Difficile dirlo,  tra decontribuzioni, incentivi, contratti favorevoli saranno migliaia di euro con la certezza di potere licenziare il lavoratore scomodo.
 E per iniziare in bellezza si alzerebbe l'asticella dell'età per gli aventi diritto, magari fino a 35 anni. Ricordate la retorica dei bamboccioni che non vogliono uscire da casa per vivere con mamma e papa? Pensate ai contratti di apprendistato e diteci chi potrà permettersi un affitto o un figlio.
L'esonero contributivo al 100%, per l’azienda che assume studenti entro sei mesi dall’acquisizione del titolo di studio potrà anche essere vista come una vittoria, per noi ci vorranno decenni prima che il giovane  (nel frattempo diventato ultra quarantenne o cinquantenne) comprenda che il suo datore di lavoro non è un benefattore con cui essere in debito, saranno  trascorsi intanto anni di silenzio e di tacita subalternità.  L'esonero ben presto potrebbe essere esteso per durata e beneficiari una volta dimostratane la convenienza (per le imprese ovviamente).
Ma questo primo pacchetto si accompagnerà ad altro ossia alle nuove modalità con cui gestiranno i licenziamenti collettivi e le ristruttuazioni aziendali, stanno pensando alle politiche attive  del lavoro proprio per accompagnare l'uscita dal ciclo produttivo della mandopera in esubero con tanto di accordi sindacali . Volete sapere come? Verrà incentivato la risoluzione del rapporto di lavoro, gli ammortizzatori sociali arriveranno di sicuro ma una azienda potrà liberarsi del suo personale in eccesso con procedure semplificate.
Il lavoratore potrà essere collocato mentre beneficia ancora degli ammortizzatori social\cassa integrazione straordinaria, la azienda che eventualmente dovesse assumerlo avrà aiuti, sgravi e decontributi, lo Stato risparmierà sugli ammortizzatori e finalmente potrà dire di avere delle politiche attive in materia di lavoro
Cosa altro dovranno escogitare prima che ci si renda conto della situazione e di un disegno complessivo che parte dalla adolescenza fino alla pensione alla insegna dello sfruttamento ?

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