Dalla parte di Marco Lenzoni



In vista del processo a Marco Lenzoni accusato di avere organizzato un corteo contro il jobs act


Sindacato generale di base Toscana esprime solidarietà e affetto a Marco Lenzoni contro cui si sta celebrando un vergognoso progetto a Massa, accusato di avere promosso un corteo non autorizzato contro il jobs act.

L'art. 18 T.U.L.P.S. prevede che i promotori di una riunione in luogo pubblico ne diano avviso al Questore almeno tre giorni prima. Chi contravviene a questa norma puo' essereèunito con l’arresto fino a sei mesi e l’ammenda da euro 103 a euro 413.

Inutile accanimento contro Marco Lenzoni con l'intento di chiudere la bocca ad una voce scomoda sul territorio nelle lotte antifasciste e in difesa dei diritti di lavoratori e cittadini ma anche l'ennesimo retaggio di una cultura giuridica che ci riporta direttamente al Codice Rocco di epoca fascista.

Il "diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione", viene per altro garantito dall'articolo 21 della Costituzione (ma anche da numerose Convenzioni Internazionali), definito dalla Corte Costituzionale "pietra angolare dell'ordine democratico" (sentenza 17 aprile 1969, n. 84).

Ci sono leggi che riflettono l'impianto autoritario del clima politico che li generò, in quel caso il Fascismo, il fatto che sopravvivano tutt'oggi significa che la strada da percorrere per la democrazia nella società e nei luoghi di lavoro è ancora lunga ed impervia. In presenza di un attacco cosi' feroce alle libertà dei lavoratori e delle lavoratrici, la risposta dei manifestanti fu quella di rispondere con un corteo per far conoscere alla cittadinanza la vergogna di una legge che ha distrutto decenni di conquiste e di lotte sindacali.

Per questo esprimere solidarietà a Marco è doveroso anche alla luce dei continui tentativi di attaccare il diritto di sciopero e l'agibilità sindacale nei luoghi di lavoro

sindacato generale di base toscana

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