Lavorare in pochi e sempre piu' a lungo:grazie Corte dei Conti!
La Corte dei Conti interviene e le sue parole pesano come macigni, in sostanza per far crescere l'economia bisogna andare in pensione sempre piu' tardi, un eventuale anticipo dell'età pensionabile sarebbe un danno e un fattore di rallentamento della crescita.
Increduli stiamo pensando agli Usa dove la principale preoccupazione di Trump è quella di portare la tassazione delle imprese sotto il 20% dei loro guadagni, già oggi ci sono multinazionali che pagano meno del 10% a fronte di colossali profitti.
I soldi ci sono ma la ricchezza prodotta non va ai redditi da lavoro sui quali invece pesa sempre piu' la fiscalità generale.
Pochi giorni fa, in una audizione sul Def, Bankitalia parlava di un aumento dello 0.1% del Pil rispetto al primo trimestre dell'anno, tra la tendenza e l'effettiva valutazione poi ci sono dati contrastanti , del resto tra le previsioni e l'effettiva misurazione ci sono differenze spesso rilevanti . Quindi crescita dell'economia assai contenuta e non senza nubi all'orizzonte, per il 2018, una crescita cosi' irrisoria che anche fermare l'aumento dell'età pensionabile diventa incompatibile con i programmi economici.
Sarà pure favorevole la congiuntura e i mercati godranno di tranquillità ma a noi apre evidente che qualcosa non torni, l'economia cresca poco, gli investimenti risultino inadeguati, le nuove generazioni siano fermate nella ricerca del lavoro da una legge Previdenziale che ci obbliga a lavorare fino alle soglie dei 70 anni.
La maniacale attenzione verso il debito e il suo contenimento è un fattore di stagnazione o comunque di crescita irrisoria e sul piano occupazionale si creano posti di lavoro solo regalando anni di contributi alle imprese, altrimenti si va avanti con i soliti contratti precari
Per Bankitalia «ridurre il rapporto debito/Pil» significa allora mantenere l'impianto previdenziale esistente e per supportare questa idea arriva l'ennesimo soccorso della Corte dei Conti, la stessa per capirci che ha giustificato l'ingiustificabile, ossia la costruzione degli aerei da guerra. La Corte arriva a sostenre che la finanza pubblica sarebbe a rischio con un anticipo dell'età pensionistica e perfino bloccando l'aumento in base alle cosiddette speranze di vita. Solo aumentando l'età lavorativa i conti pubblici torneranno in ordine, questo lo dice la Magistratura contabile. A ciascuno di noi le necessarie riflessioni.
Increduli stiamo pensando agli Usa dove la principale preoccupazione di Trump è quella di portare la tassazione delle imprese sotto il 20% dei loro guadagni, già oggi ci sono multinazionali che pagano meno del 10% a fronte di colossali profitti.
I soldi ci sono ma la ricchezza prodotta non va ai redditi da lavoro sui quali invece pesa sempre piu' la fiscalità generale.
Pochi giorni fa, in una audizione sul Def, Bankitalia parlava di un aumento dello 0.1% del Pil rispetto al primo trimestre dell'anno, tra la tendenza e l'effettiva valutazione poi ci sono dati contrastanti , del resto tra le previsioni e l'effettiva misurazione ci sono differenze spesso rilevanti . Quindi crescita dell'economia assai contenuta e non senza nubi all'orizzonte, per il 2018, una crescita cosi' irrisoria che anche fermare l'aumento dell'età pensionabile diventa incompatibile con i programmi economici.
Sarà pure favorevole la congiuntura e i mercati godranno di tranquillità ma a noi apre evidente che qualcosa non torni, l'economia cresca poco, gli investimenti risultino inadeguati, le nuove generazioni siano fermate nella ricerca del lavoro da una legge Previdenziale che ci obbliga a lavorare fino alle soglie dei 70 anni.
La maniacale attenzione verso il debito e il suo contenimento è un fattore di stagnazione o comunque di crescita irrisoria e sul piano occupazionale si creano posti di lavoro solo regalando anni di contributi alle imprese, altrimenti si va avanti con i soliti contratti precari
Per Bankitalia «ridurre il rapporto debito/Pil» significa allora mantenere l'impianto previdenziale esistente e per supportare questa idea arriva l'ennesimo soccorso della Corte dei Conti, la stessa per capirci che ha giustificato l'ingiustificabile, ossia la costruzione degli aerei da guerra. La Corte arriva a sostenre che la finanza pubblica sarebbe a rischio con un anticipo dell'età pensionistica e perfino bloccando l'aumento in base alle cosiddette speranze di vita. Solo aumentando l'età lavorativa i conti pubblici torneranno in ordine, questo lo dice la Magistratura contabile. A ciascuno di noi le necessarie riflessioni.
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