Aumenti contrattuali negli Enti locali e tetti di spesa: le regole che non funzionano

I rinnovi contrattuali  non porteranno grandi benefici economici a una forza lavoro già duramente colpita da 9 anni di blocco della contrattazione e dalla erosione dei fondi della produttività da cui dipendono i salari di secondo livello (o salario accessorio )

Ma questi rinnovi porteranno comunque gli Enti locali a fare i conti con l'aumento della spesa di personale il che dovrebbe imporre al Governo una immediata revisione dei parametri di spesa  e di quelli che governano le regole in materia di assunzione (articolo 33, comma 2 del Dl 34/2019).

Alcune domande sorgono spontanee:

Il Governo indende fare i conti con i problemi che gli Enti locali dovranno affrontare operando fin da ora scelte dirimenti?

I Comuni saranno chiamati a sborsare fondi ragguardevoli per gli arretrati contrattuali , allora perchè non rivedere il rapporto tra spese correnti e spesa di personale?. 

Il rinnovo dei contratti e l'aumento della spesa di personale avrà ripercussioni negative sulle future assunzioni? E per scongiurare l'impossibilità di assunzioni non sarà il caso di escludere gli aumenti contrattuali dalla spesa di personale?

I Comuni non saranno forse costretti a rinviare assunzioni già programmate? E soprattutto la Magistratura contabile riuscirà a tenere conto del fatto che gli aumenti contrattuali non dovrebbero essere un onere per gli Enti locali e un aggravio di spesa rispetto ai tetti previsti?

Non si tratta solo di problematiche legate a regole astratte ma di  vera e propria sostanza perchè se le entrate correnti negli Enti locali non vanno al di sopra di una certa soglia anche i finanziamenti statali tardano ad arrivare e cosi' basta un aumento contrattuale, anche in ritardo di anni, per determinare la rottura di ingranaggi già precari

L'arrivo  del nuovo contratto non sia l'occasione per rendere ancora più strette le maglie della spesa, un aumento contrattuale dovrebbe essere escluso per ragioni di logica dal rapporto tra entrate ed uscite, anzi a dircela tutta è proprio questo rapporto la causa del mancato finanziamento degli Enti locali come del resto tutti i meccanismi di contrazione delle spese e di pareggio di bilancio. Mentre ai Comuni si chiede di adoperarsi per la realizzazione del Pnrr, con quale logica pensiamo di far gravare sugli stessi  i costi dei rinnovi contrattuali?

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