Ok Il prezzo è giusto: la UE e la Finanziaria di Draghi

 Ridurre le spese correnti, è questo il nuovo diktat della Ue al Governo Italiano dopo il sostanziale via libera sulla manovra di Bilancio che da qui a meno di un mese sarà approvata in Parlamento.

L'Ue dice a Draghi di limitare la spesa pubblica e nei fatti accoglie con favore il ridimensionamento del reddito di cittadinanza, la previsione di ridurre le spese in materia sanitaria per i prossimi due anni per una cifra pari all'incremento del 2021 per fronteggiare la pandemia.

E in questa direzione si muove anche il sostanziale ritorno alla Fornero, mai per altro messa in discussione, e soprattutto il calcolo degli anni di lavoro con il contributivo per chi volesse anticipare l'età pensionabile nel 2022 

La Ue chiede di non ritornare, ancora, nei parametri tradizionali del rapporto tra entrate ed uscite ma chiede manovre di qualità, capaci di introdurre cambiamenti strutturali e sostanziali atti a ridurre la spesa sociale.

Il debito accumulato con la crisi degli ultimi due anni determinerà un aumento della inflazione da qui la necessità di iniziare a contenere il debito pubblico. La Banca tedesca ha già fatto sentire la sua voce esortando il Governo tedesco ad applicare da subito le regole di bilancio e i dettami di Maastricht . 

Dopo il Diktat della Budensbank, i governi nazionali si stanno già muovendo per la riforma del fisco, del welfare nell'ottica di contenere le spese sociali. E' questa la manovra di qualità auspicata dalla Ue

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