Ma alla fine ci sarà davvero lo sciopero sulle pensioni?

 L'argomento potrebbe essere interessante ma le argomentazioni attorno ad uno sciopero generale non sono mai pertinenti all'argomento. Scioperare con cgil cisl uil oppure no? Piazze separate o unitarie? Contestare i comizi ufficiali? Alzare il livello dello scontro con i sindacati fino ad oggi silenti e alleati del Governo Draghi? Trasformare lo sciopero sulle pensioni in sciopero generale del paese contro il Governo?

Quesiti innumerevoli e dubbi ancora maggiori visto che questo sciopero è tutt'altro che scontato e, qualora venisse convocato, non rappresenterebbe di certo una serrata sindacale e popolare o un atto di sfiducia generalizzato verso il Governo della Bce.

Cgil Cisl UIl chiedono di essere ascoltati sulle pensioni e su qualche altro argomento, fino ad oggi hanno sostenuto questo Governo anche quando si trattava di fare compromessi con il diavolo come il baratto tra pochi ammortizzatori sociali e i licenziamenti.

Il paese non ha bisogno di cortei e di estremismi, dicono da Confindustria, il solo estremismo che intravediamo è quello delle associazioni datoriali ferme nei loro intenti distruttivi verso l'anticipo dell'età previdenziale, il potenziamento del welfare, una legislazione in materia di lavoro che restituisca dignità, salario e diritti .

L'obiettivo di Cgil Cisl Uil è cambiare alcune parti della Legge di Stabilità. siamo ancora in tempo a farlo con i prossimi passaggi parlamentari,  parlano di iniziativa nazionale che potrebbe anche non essere lo sciopero generale visto da alcuni come elemento salvifico del ruolo sindacale.

Proviamo allora ad entrare nel merito delle questioni, bisogna farlo portando contenuti e prospettive per non cadere nelle sterili critiche a sinistra verso cgil cisl uil, critiche dettate spesso dalla impotenza sindacale e politica o dalla giusta rabbia verso sindacati complici con il Governo.

Ma la rabbia è tempo si traduca in pratiche durature e percorsi costruttivi.

Per la triplice la manovra del Governo in materia di pensioni è sbagliata perchè coinvolgerebbe una esigua parte di lavoratori\trici nell'anticipo previdenziale, parliamo della quota 102 come sommatoria dell'età anagrafica e degli anni contributivi.

Non una parola viene spesa invece sul sistema di calcolo delle pensioni che restando quello attuale, il contributivo, determinerà presto pensioni da fame e una emergenza sociale con pensionati al di sotto della soglia di povertà relativa.

Non una parola viene spesa sulla previdenza integrativa scambiata con aumenti contrattuali 

Per la Cgil il problema è quindi il numero, poco piu' di 32 mila, di lavoratori\trici destinati all'anticipo previdenziale, niente viene detto sulle iniquità della Fornero (da cancellare a nostro avviso), sul sistema di calcolo degli assegni previdenziali, poco viene detto invecce sul ristretto numero delle categorie usuranti che avranno accesso anticipato alle pensioni.

La nuova Ape Sociale e Opzione donna , oltre a peggiorare i requisiti di accesso rispetto al passato, rappresentano un autentico salasso per chi ne beneficerà, insomma se vuoi anticipare l'età della pensione lo farai a tuo rischio e pericolo (assegno e Tfr piu' leggero)

Il problema per la triplice non sarà allora allargare la maglia delle uscite senza rimettere in discussione le normative previdenziali e il sistema di calcolo dei futuri assegni?

L'anticipo previdenziale con gli scaloni è stato costruito in base a dei calcoli economici, c'era pur sempre un limite invalicabile da non oltrepassare e l'esperienza della quota 100 è coincisa con la pandemia e l'allargamento delle spese dei paesi rispetto alle regole della Ue.

Chi presentava quota 100 come una soluzione apocalittica per le casse statali si è reso conto che le uscite dal mondo del lavoro sono inferiori alle aspettative perchè fatti due conti in molti hanno deciso di restare in produzione lavorando 2\3 anni in piu' per raggiungere i massimi requisiti previdenziali.

Meno di 380 mila uscite in 3 anni e circa 32 mila nel 2022 con la quota 102 ammesso e non concesso che i potenziali beneficiari poi sfruttino l'anticipo della finestra previdenziale

In una nota di Cgil Cisl Uil leggiamo: è indispensabile prevedere l'allargamento della platea dei gravosi, estendendo la misura ai precoci, abbassando anche il requisito contributivo per accedere all’Ape sociale

Per uno sciopero generale contro la manovra di Bilancio queste richieste appaiono assai ridicole, non ne sminuiamo l'importanza ma al cospetto di una manovra complessiva, dentro la quale troviamo anche le liberalizzazioni, se questi sono i punti di dissenso pensiamo sia assai probabile l'ennesimo  compromesso a perdere tra Governo e sindacato, compromesso che terrà fuori le questioni dirimenti, prima tra tutte la Fornero e il sistema di calcolo delle pensioni.

Una critica complessiva alle pensioni non puo' che affrontare le questioni di fondo, ossia il sistema di calcolo per non regalare alla povertà i pensionati di domani

 


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