Uscire dall'emergenza e rilanciare l'opposizione ai decreti Salvini. Basta con la solidarietà a senso unico

Pericolosi per la pubblica sicurezza e lontano dalla propria città possono incorrere in un Provvedimento del Questore che emette il foglio di via obbligando al ritorno immediato nel Comune di residenza .

Fa notizia il Foglio di via contro Stefano Puzzer a Roma con il divieto di fare ritorno nella capitale almeno per un anno.

Avviso orale, sorveglianza speciale, daspo urbano, foglio di via obbligatorio sono alcuni degli strumenti ricorrenti con i quali sono stati colpiti i movimenti sociali, dai No tav ai No tap, dal movimento dell'abitare fino agli attivisti sindacali di base attivi nei picchetti ai cancelli dei magazzini.

Da anni siamo abituati a questi provvedimenti che scaturiscono dalla presunta pericolosità sociale dei soggetti colpiti e dalla loro presunta abitudinarietà a commettere determinati reati. Si tratta di reati politici e sociali, la loro presunta pericolosità è nei fatti la espressione di un sistema repressivo che parte dal presupposto di colpevolezza degli attivisti colpiti dai provvedimenti.

Un tempo ormai lontano il foglio di via era emesso contro esponenti della malavita, nei fatti si tratta di provvedimenti che colpiscono per lo piu' esponenti sociali, sindacali e politici legati a lotte in corso come quella contro il Green pass.

Tutto scaturisce da una presunta colpevolezza che dovrebbe essere dimostrata nel corso di un processo a meno di non ledere i diritti umani almeno come sancito dalla Dichiarazione Universale dei diritti umani

Il costante ricorso a Daspo, fogli di via è anche il risultato delle norme repressive sancite dal decreto Salvini che ad esempio per i reati di blocco stradale ha previsto sanzioni e pene assai severe.

Quanti oggi solidarizzano a ragione con Puzzer dovrebbero essere coerenti con le loro dichiarazioni e cancellare tutte le norme previste contro i reati sociali a partire dai Pacchetti sicurezza. 

Il perdurare dello stato di eccezione, nel nome del quale si vogliono vietare manifestazioni pubbliche con la idea di prevenire i contagi (ma non si capisce perchè allora far tornare in presenza migliaia di lavoratori in smart, autorizzare la presenza negli stadi degli spettatori o non procedere con i tracciamenti attraverso tamponi gratuiti nei luoghi di lavoro...), si servirà sempre piu' degli strumenti come quelli appena descritti ipotecando le libertà individuali e collettive . E quanti vorranno esprimere solidarietà si ricordino prima di essere coerenti e di lottare contro i Pacchetti sicurezza e le legislazioni emergenziali che dagli anni settanta ad oggi sono rimaste in vigore

 

Cub sindacato di base Pisa

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