Studenti Contro Il Green Pass - Pisa

Queste sono le bacheche universitarie di filosofia, a Palazzo Carità, con il nostro manifesto della prima lezione in piazza del prossimo martedì. Sentiamo di dover condividere queste immagini in quanto estremamente evocative dei tempi bui che stiamo vivendo. Per chiunque abbia vissuto il prima dell'era Covid fra le mura universitarie, la visione di queste bacheche vuote post apocalittiche risulta estremamente dolorosa. Con le nostre lezioni vogliamo cercare di ripiantare semi per un dibattito, per un plurale confronto e per un accogliente scambio. Quasi due anni di gestione eccezionale della popolazione sono riusciti a sterilizzare il dibattito pubblico, a criminalizzare il pensiero e a silenziare chiunque, ogni giorno, provava e ha provato a fornire letture del mondo diverse. Quello che ci ritroviamo oggi sono i cocci di una comunità non più comunità. Una massa di individui ricattati e ricattabili che non può avere punti di riferimento né sinceri rapporti di scambio, perché il nemico sociale, perennemente mobile, potrebbe al prossimo turno essere il suo amico attuale. Una socialità compressa e soggetta ad orpelli burocratici, che deve sempre essere pronta a ringraziare chi gerarchicamente detiene il potere del permesso di esistere. Un sapere ed una ricerca definanziati a cui è chiesto o l'allineamento, o il silenzio e l'allontanamento dall'università. A noi, l'arduo compito di riseminare comunità in una terra arida e contaminata, con mezzi a nostra disposizione scarsi. A noi, l'arduo compito di ritornare a riempire le bacheche universitarie, non per protagonismo ma per necessità. A noi, il compito di gridare che la nostra vita, i nostri sogni, i nostri corpi e i nostri legami sono servizi essenziali, qualsiasi sia l'opinione del governo di turno in materia.







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