Tagliando le tasse non si superano le disparità sociali ed economiche

 Ripensare il sistema fiscale per favorire le imprese e i redditi elevati ma non per porre un vero limite alle crescenti disuguaglianze, è questa la finalità del Governo Draghi. L'obiettivo primario della manovra fiscale è ridurre i prelievi tributari a carico delle persone fisiche tra Irpef e Irap. 

Ma i redditi in sofferenza, quelli sotto 28 mila euro che poi riguardano la stragrande maggioranza dei lavoratori e delle lavoratrici, non avranno benefici effettivi e siamo in presenza solo di parziali ridistribuzioni delle risorse a beneficio dei più ricchi.

La classe padronale vorrebbe tuttavia una altra manovra, e nei prossimi giorni spingerà per alcuni correttivi in tale direzione, ad esempio non guardare solo alle persone fisiche ma operare invece cospicui tagli alla tassazione delle imprese, depotenziamento dei servizi pubblici per sostituirsi ad essi attraverso società private pensate per la erogazione di alcuni servizi, indirizzare sempre maggiori fondi alle aziende  con la scusa di favorire l'occupazione giovanile.

Non solo vengono sfavoriti i redditi medio bassi ma si pensa ad una manovra fiscale ad uso e consumo delle imprese, un fisco decisamente di classe

Non a caso i maggiori benefici in termini di riduzione delle tasse andranno ai redditi sopra 40 mila euro


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