Cittadinanza Globale: oltre l'utopia
Cittadinanza Globale: oltre l'utopia
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E' possibile oggi un progetto di educazione allo
sviluppo sostenibile. Universale. Per tutti.
di Laura Tussi
Il concetto di cittadinanza universale e interculturale è una delle idee
promosse negli ultimi anni dalle Nazioni Unite e culminata nell'Agenda Onu
2030.
La comunità altermondialista avverte la necessità di cittadini capaci di
contribuire in modo significativo al processo individuale, capillare, micro e
macrosociale, e mondiale di risoluzione delle sfide interconnesse del nuovo
secolo.
Per questo, l'idea del potenziamento della cittadinanza interattiva e
universale e mondiale è riconosciuto come una priorità dell'educazione allo
sviluppo sostenibile.
Le molteplici conferenze mondiali sul tema dell'educazione per lo sviluppo
sostenibile focalizzano l'attenzione sull'individuazione di metodi innovativi e
di promozione dell'educazione come mezzo per l'eliminazione delle povertà, per
la tutela ambientale e per la crescita economica, nel quadro della cittadinanza
attiva e della democrazia partecipativa, dell'eco-pedagogia e dello sviluppo
equo e solidale, in quanto il nostro pianeta è la nostra sola casa e abbiamo
l'obbligo di proteggerla, con l'idea di realizzare e promuovere una pace
universale nel rispetto dell'uguaglianza tra le persone.
Il nostro pianeta, la pace, le persone costituiscono gli obiettivi, a
livello mondiale, che richiamano a una più profonda comprensione tra le
nazioni. L'educazione globale, che si indirizza a istituzioni, professionisti e
studenti, è una scuola di formazione olistica che si occupa
dell'interconnessione tra realtà locali e glocali così da permettere ai
cittadini di comprendere i problemi mondiali e aumentare conoscenze,
competenze, valori e attitudini, per diventare cittadini del mondo.
L'educazione alla cittadinanza attiva deve comprendere l'empatia, le
abilità interculturali di comunicazione, nella creazione di un ambiente
ricettivo e di apprendimento basato sul dialogo, sul rispetto delle opinioni,
con assertività costruttiva e con ascolto partecipativo, promuovendo i principi
di pluralismo, inclusività, non discriminazione e giustizia sociale: in questo
modo si getteranno le basi per un senso di cittadinanza, tra le realtà glocali, per un mondo sostenibile basato su
cooperazione, solidarietà e dialogo, nella condivisione di valori umani,
sociali e economici comuni.
L'idea di cittadinanza interattiva e altermondialista e di educazione
sostenibile è stata al centro di dibattiti per molto tempo, ma è la
combinazione dei due concetti che appare innovativa e necessita di moltiplicare
l'impegno intrapreso; infatti la giustizia sociale e l'eguaglianza
rappresentano dimensioni fondamentali applicabili a entrambi i concetti.
L'educazione è il fondamento per una società sostenibile con cittadinanza glocale,
la cui forma mentis consiste nell'idea di cambiare il
mondo in modo più sostenibile, più equo, più pacifico, a partire da ogni
singolo cittadino, operatore, professionista.
I cittadini attivi a livello globale e locale devono essere educati in modo
tale da applicare questi concetti in ambito microsociale e di conseguenza
mondiale, diventando figli della terra, perché il nostro mondo interconnesso
necessita di cittadini preparati nell'affrontare le varie problematiche per
rendere il mondo la casa comune dell'intera umanità, nell'abbandono
dell'utopia, per abbracciare obiettivi realizzabili: la formazione di cittadine
e cittadini responsabili impegnati per la giustizia e la sostenibilità del
pianeta, nel promuovere rispetto e valorizzazione delle diversità, difesa
dell'ambiente, consumo responsabile, tutela dei diritti umani individuali e
collettivi, parità di genere, valorizzazione del dialogo come strumento per la
risoluzione pacifica dei conflitti, partecipazione, impegno e corresponsabilità
nella costruzione di società eque, solidali, giuste.
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