Una riflessione nella giornata mondiale contro il cancro
Una riflessione nella giornata mondiale contro il cancro
Siamo stati, in un giorno feriale, al reparto di Oncologia di un Ospedale Toscano incontrando innumerevoli malati di età compresa tra i 25 e i 90 anni. Evidenziamo la dignità umana dei pazienti e dei loro familiari, forza e determinazione per non arrendersi alla malattia ma anche le attenzioni di infermieri e medici della Sanità pubblica. Ci si ammala, di tumore, con sempre maggiore frequenza, la diagnosi riguarda quasi un quarto della popolazione, diminuiscono i decessi ma non nei paesi con reddito inferiore dove la prevenzione resta invece decisamente bassa.
In occasione della Giornata mondiale contro il Cancro abbiamo intervistato G..M, operaio e ammalato di tumore. La sua testimonianza è di grande aiuto per sfuggire alla retorica delle giornate celebrative
La mia fortuna è abitare nel centro Italia, la radioterapia non è un problema al contrario di alcune province meridionali, ci sono in Ospedale pazienti che arrivano da altre Regioni, eppure dovrebbe essere operativa la Rete Oncologica Regionale (RON) con dei percorsi terapeutici e assistenziali uguali a prescindere dall'area geografica.
La scuola potrebbe offrire un grande contributo per prevenire i tumori ma è inutile invocare degli stili di vita adeguati se poi le palestre al pomeriggio e alla sera sono chiuse.
Se avessi percepito uno stipendio decente senza dubbio avrei avuto uno stile di vita diverso , magari più sano, avrei fatto sport o lunghe camminate all'aria aperta, lavorando 45 ore alla settimana ti resta solo il tempo per mangiare, dormire e portare i figli a scuola e allo sport e la sera per scaricare tensioni bevi birra. Non abbiamo idea dell'impatto che l'inquinamento ha sulla nostra vita, cosa beviamo e mangiamo, di sicuro la nostra società non si prende cura dei suoi cittadini e a forza di tagliare fondi alla sanità ci ritroveremo presto a non avere risorse per la prevenzione e la cura. E allora tutti i i discorsi sulla eroica lotta al tumore saranno stati vani, anzi suoneranno come una beffa ai nostri occhi sempre se saremo in vita e in salute per ascoltarli.
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