Una riflessione nella giornata mondiale contro il cancro


Una riflessione nella giornata mondiale contro il cancro





Siamo stati, in un giorno feriale, al reparto di Oncologia di un Ospedale Toscano incontrando innumerevoli malati di età compresa tra i 25 e i 90 anni.  Evidenziamo la dignità umana dei pazienti e dei loro familiari, forza e determinazione per non arrendersi alla malattia ma anche le attenzioni di infermieri e medici della Sanità pubblica. Ci si ammala, di tumore, con sempre maggiore frequenza, la diagnosi riguarda quasi un quarto della popolazione, diminuiscono i decessi ma non nei paesi con reddito inferiore dove la prevenzione resta invece decisamente bassa.

In occasione della Giornata mondiale contro il Cancro  abbiamo intervistato G..M, operaio e ammalato di tumore. La sua testimonianza è di grande aiuto per sfuggire alla retorica delle giornate celebrative

 L'oncologo parla di assumere stili di vita diversi, posso capire per il fumo e l'alcool ma una alimentazione sana necessita di prodotti freschi e a km zero il cui costo è decisamente maggiore del congelato.... E per fare la spesa dovresti avere almeno il sabato mattina libero per i mercati dell'ortofrutta, il sabato io invece lavoro sempre per tirare su il salario con qualche ora di straordinario...

Lo stile di vita è importante ma non è tutto, mia madre non ha mai fumato, lavorava nei campi e si mangiavano i prodotti coltivati senza diserbanti eppure si è ammalata di cancro al polmone.....vivevamo vicino a una fabbrica e non è detto che  siano proprio i fumi della stessa o l'inquinamento delle falde acquifere ad averne causato il decesso a 52 anni di età"

Sono importanti le visite preventive, le vaccinazioni, le diagnosi precoci e ovviamente le cure tempestive ma il tumore è una malattia che colpisce sempre più le fasce della popolazione povere..... Per avere delle visite devi attendere troppo tempo perchè il numero dei pazienti in rapporto al personale è veramente eccessivo. Io stesso se ho urgenza di una tac o di una risonanza vado dal privato ma chi non ha i soldi deve solo sperare che il tumore non progredisca

Ho letto che prima della Pandemia nel nostro paese il 6% della popolazione era alle prese con un cancro, mi piacerebbe sapere se in questi anni sono aumentati o diminuiti i casi, da quanto vedo ogni mese in Ospedale i pazienti sono in aumento e soprattutto tra gli under 50.

La mia fortuna è abitare nel centro Italia, la radioterapia non è un problema al contrario di alcune province meridionali, ci sono in Ospedale pazienti che arrivano da altre Regioni, eppure dovrebbe essere operativa la  Rete Oncologica Regionale (RON) con dei percorsi  terapeutici e assistenziali uguali a prescindere dall'area geografica.

La scuola potrebbe offrire un grande contributo per prevenire i tumori ma è inutile invocare degli stili di vita adeguati se poi le palestre al pomeriggio e alla sera sono chiuse.

Se avessi percepito uno stipendio decente senza dubbio avrei avuto uno stile di vita diverso , magari più sano, avrei fatto sport o lunghe camminate all'aria aperta, lavorando 45 ore alla settimana ti resta solo il tempo per mangiare, dormire e portare i figli a scuola e allo sport e la sera per scaricare tensioni bevi birra. Non abbiamo idea dell'impatto che l'inquinamento ha sulla nostra vita, cosa beviamo e mangiamo, di sicuro la nostra società non si prende cura dei suoi cittadini e a forza di tagliare fondi alla sanità ci ritroveremo presto a non avere risorse per la prevenzione e la cura. E allora tutti i i  discorsi sulla eroica lotta al tumore saranno stati vani, anzi suoneranno come una beffa ai nostri occhi sempre se saremo in vita e in salute per ascoltarli.

Commenti

Post più popolari