Una riflessione ( sempre verde) in ricordo di Antonia Sani
Antonia Sani: riflessioni sul pacifismo
di Laura Tussi
La cara amica Antonia Baraldi Sani, che ci ha lasciato
nel 2022, già presidente di Wilpf - Women’s International League For Peace and
Freedom Italia, in una nostra conversazione telefonica, riflette sul concetto
di pace e di pacifismo.
Antonia Baraldi moglie del maggior documentarista e regista RAI sulla
storia dell’antifascismo: Massimo Sani
La cara amica Antonia Baraldi Sani, già presidente di Wilpf
- Women’s International League For Peace and Freedom Italia, in una nostra
conversazione telefonica, riflette sul concetto di pace e di pacifismo.
Lei che è stata moglie del celebre regista Rai Massimo Sani, il maggior
documentarista sulla storia dell’Antifascismo e sugli eventi della seconda
guerra mondiale e in generale e in particolare modo della storiografia
contemporanea, racconta la sua militanza nei partiti di estrema sinistra,
sempre schierata per l’antifascismo.
Antonia ha attraversato il dramma della guerra ed era profuga da un luogo
all’altro dell’Italia.
Da questa esperienza con la guerra si è sempre posta delle domande
fortemente esistenziali: cos’è la pace? è semplicemente assenza di conflitti?
La solidarietà è l’anticamera della pace, lei afferma convintamente, ma non
deve essere solo assistenzialismo nei confronti dei più poveri, delle frange
più fragili della società, ma significa dare e creare opportunità lavorative
per tutti.
Lei che nell’infanzia è cresciuta in ambienti cattolici, ha incontrato
preti operai e si è resa conto della loro estrema diversità rispetto ai vari
sacerdoti parrocchiani più comuni.
I preti operai sviluppano forme di solidarietà legate al concetto di
terrestrità, all’attualità del presente a sostegno dei figli di una grande
madre che non è sorella, ma è la madre di tutti: la madre terra.
Lei è madre, il che vuol dire che non siamo figli di un Dio maschio e
onnipotente, ma di una maternità che prende le sembianze dalle mitologie dei
popoli ancestrali. E dalle antiche etnie autoctone del Sudamerica.
Ma con Antonia, andiamo oltre le mitologie, e ci rifacciamo e ricolleghiamo
ai presupposti scientifici collegati all’evoluzionismo della specie umana,
animale, vivente e terrestre per cui siamo figli di una terra e di un cosmo.
La pace è soprattutto per Antonia una costruzione terrena per il
superamento delle disuguaglianze.
Il nostro è un pensiero e una concezione della vita e dell’esistente
profondamente laico, nonviolento e femminista.
Perché non prevede una paternità divina e religiosa e mitologica
continuamente e cristianamente parlando.
Al contrario contempla, con uno spirito basato sull’evoluzionismo
scientifico della specie, un’appartenenza e una genesi da un corpo femminile,
da una cosmicità e terrestrità che attraversano il tempo e lo spazio
dall’origine della specie umana, animale e vivente, su presupposti scientifici
basati sull'evoluzionismo delle varie specie terrestri e sulla preesistente
cosmicità e vita cosmica.
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