Il potere è l’ombra oscura opposta all’amore universale e al femminile
Il potere è l’ombra oscura opposta all’amore universale e al femminile
Il femminile è creatività universale
di Laura Tussi
Nella cittadinanza globale, le donne costituiscono la
parte più fragile, ma attiva, dei tanti sud del mondo, dove vi è un pensiero al
femminile con la coscienza planetaria della terrestrità umana e della
solidarietà universale
Il potere è l’ombra oscura opposta all’amore universale e al
femminile.
Attualmente parlare di neoglobalizzazione significa saper interconnettere
le etnie, le culture, i popoli che praticano cittadinanza attiva in lotte di
rivendicazione di diritti, pace e disarmo e manifestazioni per la conquista di
pari dignità e giustizia sociale, in concetti di responsabilità sociale che
sono alla base della nonviolenza efficace.
Questa cittadinanza globale, dove le donne costituiscono la parte più
fragile, ma attiva, dei tanti sud del mondo, diviene un pensiero al femminile
con la coscienza planetaria della terrestrità umana e della solidarietà
universale.
Il genere umano appartiene alla terra, al divenire universale dei cicli
cosmici e dei cicli lunari femminili e solari maschili, come nelle primigenie
simbologie mitologiche ancestrali.
La coscienza planetaria è il legame della donna e dell’uomo contemporanei
con tutte le epoche trascorse e il susseguirsi degli eventi storici con il
culto della madre terra, della divina potnia
creatrice, nella complessità dei sintagmi celesti.
Le religioni e le culture appartenenti ai diversi popoli si incontrano, si
scontrano, si incrociano sviluppando nuovi saperi e nuove elaborazioni
culturali e pratiche di culto tra le fedi e le creazioni di pensiero, in un
inconscio collettivo che ingenera simboli e archetipi poliedrici.
Il divenire dell’universo presiede i cicli terrestri e la terrestrità è
l’idea che il genere umano diviene e è creato dall’universo e partorito da
madre terra.
La cittadinanza attiva e globale sono particolari di questa totalizzante
coscienza planetaria che si sviluppa nell’appartenenza ai territori terrestri,
ai luoghi ancestrali, in principi di responsabilità sociale e collettiva per la
tutela di madre terra.
La terra non ha bisogno di una grande nuova costituzione che la tuteli.
Dopo il tragico trauma e il catastrofico epilogo della seconda guerra mondiale,
che ha visto oltre 65 milioni di vittime, da Auschwitz a Hiroshima, in seguito,
grazie alle lotte delle genti partigiane e resistenti contro il nazismo e il
fascismo, come un sussulto di speranza sono nate le carte costituzionali, la
dichiarazione universale dei diritti umani del 1948, la Costituzione italiana,
le carte della terra, l’agenda ONU, il TPAN, trattato Onu per la proibizione
delle armi nucleari, le Cop per la tutela del clima e queste meravigliose
conquiste vanno attivate, attuate e messe in pratica per alimentare una
coscienza globale nelle buone pratiche di cittadinanza attiva e coscienza planetaria.
I risultati e le grandi conquiste per i diritti umani e civili e sociali,
di genere e per la pace e il disarmo sono frutto di lotte di cittadini attivi
che pensano universalmente, agiscono localmente e creano strategie globali che
vengono attuate su scala glocale, ossia dal minimo segmento localistico al
grande movimento a livello mondiale e universale. Le donne sono fonte di
ispirazione e parte attiva di queste grandi lotte di nonviolenza efficace e
strategica. Il principio femminile è la fecondità, la creatività, la
complessità dell’intero genere umano come sosteneva il grande filosofo Carl
Gustav Jung.
La donna è procreatrice non solo dell’umano, ma di luce, di idee, di opere,
di attività a livello civile, sociale, culturale che prendono forma nell’animo
di tutti gli esseri pensanti e trovano riconciliazioni e interconnessioni con
tutti gli esseri viventi a livello planetario e universale. Il paradigma
femminile è luce che si invera e prende vita dai cicli lunari e dalle
metamorfosi astrali che influenzano il principio e la creatività, la
complessità e la potenzialità dell’essere al femminile.
La donna, il femminile sono una grande madre terra che evolve e sviluppa
vita e pensiero. Dall’universale al particolare, dal locale al glocale, dalla
terra al cielo. E le teorie astrali e ancestrali sono fonte di ispirazione per
la grande madre terra, la divinità terrestre e il paradigma femminile che
procrea, genera luce "per ricomporre l’infranto" dei secoli della
storia e per intessere legami di pace in ogni dimensione esistenziale
planetaria. La forza della fragilità femminile può ricomporre l’infranto della
storia maschile. Come sosteneva Jung, in ogni caos esiste un cosmo, come nel
disordine esiste un ordine recondito. Dove l’amore impera, non esiste il
desiderio di potere, tipico del principio maschile e dove il potere predomina
manca l’amore.
Il potere è l’ombra oscura opposta all’amore universale e al principio
femminile.
Note: Per approfondimenti, si veda il canale video:
ICAN - Siamo tutti Premi Nobel per la Pace
https://www.youtube.com/channel/UCFWikKgRr7k21bXHX3GzE9A
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