Le Nuove Indicazioni 2025 per la scuola dell’infanzia e il primo ciclo di istruzione

 riceviamo e pubblichiamo da A. B



Le Nuove Indicazioni 2025 per la scuola dell’infanzia e il primo ciclo di istruzione vanno lette e comprese per capire dove si sta indirizzando il Governo e quali saranno gli (invasivi) interventi nel settore educativo.

Quando si parla di sviluppo dei talenti e realizzazione personale qualcuno, e forse non a torto, ha ricordato le analogie con le “attitudini” della “Carta della Scuola” del 1939.

Se invece si facesse riferimento a Don Milani eviteremmo di imbatterci nelle crescenti disuguaglianze sociali, di ceto e anche di apprendimento culturale sottovalutate ad arte a beneficio della esaltazione del cosiddetto merito.

Siamo davanti a un nuovo paradigma e il riferimento va all'individuo, al rifiuto della dimensione collettiva eccezion fatta per gli stereotipi Dio, Patria e Famiglia, le sole tradizioni culturali di riferimento sono quelle occidentali rivisitate in chiave nazionalista sullo sfondo di una cultura che alla solidarietà preferisce il successo e il dogma meritocratico le cui origini sono essenzialmente classiste.

Si minimizzano le relazioni con altre culture,  si rifiuta di fatto la interdisciplinarietà, si semplificano i problemi, certe volte il modello pedagogico di riferimento diventa quello del libro Cuore e la lettura della storia quella ereditata dall'Impero romano, la democrazia di riferimento nell'antica Grecia nella quale gli schiavi non avevano diritti di cittadinanza.

 Una incredibile, e arcaica, visione occidentale centrica dentro un contesto pedagogico autoritario con venature militariste. Quando poi si parla di migrazioni pensano a una sfida sociale quando invece dovrebbe rappresentare la occasione di incontro di più culture. 

E non è casuale che nelle scuole ormai le visite di militari sono all'ordine del giorno trasmettendo modelli e pratiche a senso unico proprio quando il Riarmo incombe e con esso l'economia di guerra che necessita di modelli da esaltare acriticamente dentro quella quel sistema valoriale militarista che poi si accompagna a una società con meno democrazia e partecipazione.

Chiudiamo sulla enfasi riposta nel corsivo e nella calligrafia che riportano indietro alla scuola dei nostri genitori, linee guida insomma arcaiche delle quali non sentivamo bisogno

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