No al Rearm Europe. Vogliamo la pace
La guerra è criminale! No al Rearm Europe. Vogliamo la
pace
di Laura Tussi
"Guerra fuori, guerra dentro. Chi porta la pace cade nel centro".
Canzone in memoria di Luca Attanasio
di Fabrizio Cracolici e Ivano Angelo Monti
Il movimento in favore della pace deve nascere, come è
accaduto in passato, da un sentimento laico condiviso di valori e di credi in
cui si rispecchia il pacifismo, l'azione nonviolenta, in una presa di coscienza
e di posizione collettiva, ma soprattutto a partire da ogni singolo individuo.
Qualsiasi guerra è un crimine contro l'umanità e devono cessare le guerre
imperialiste in Libia, in Afganistan, in Siria, in Ucraina e il genocidio a
Gaza e in ogni altra realtà del pianeta. L'umanità necessita della
smilitarizzazione dei conflitti, del disarmo, della pace ed è necessaria
l'accoglienza e l'assistenza di tutti i profughi e i migranti, vittime della
guerra.
Auspichiamo un movimento pacifista di protesta dei popoli contro la
barbarie per contestare, con l'affissione delle bandiere di pace e con
manifestazioni nonviolente, tutte le guerre, sia civili sia le cosiddette
guerre ipocritamente definite umanitarie o di legittima difesa.
Il movimento in favore della pace deve nascere, come è accaduto in passato,
da un sentimento laico condiviso di valori e di credi in cui si rispecchia il
pacifismo, l'azione nonviolenta, in una presa di coscienza e di posizione
collettiva, ma soprattutto a partire da ogni singolo individuo. L’idea di Pace
deve investire la coscienza di ognuno di noi, di ogni essere umano, donne e
uomini, in quanto attori e costruttori nel quotidiano e nel presente di
contesti di dialogo.
Il valore del sentimento globale e mondiale di pace consiste, in primis, nell’osservare e constatare che ogni
soggetto singolo, ogni individuo è ontologicamente promotore di pace, in quanto
essere pensante e comunicativo e raziocinante: la pace negli affetti, il
confronto costruttivo nelle relazioni, l’interscambio positivo negli ambiti di
lavoro, nelle istituzioni, nella scuola. Insomma nell’attualità del vivere
ordinario, quotidiano, di ogni giorno. Passo per passo, momento per momento,
ogni persona per la pace diviene creatrice di accordo e conciliazione, fautrice
di bene e portatrice intrinseca di valore.
Un valore universale e un ideale umano che vengono calpestati dalle
prepotenti decisioni governative, dettate dalle più bieche ragioni di stato di
qualche “presidente di governo”, sospinto da volontà estremamente nazionaliste,
da manovre imperialiste miranti a conservare, in una logica schiacciante e
capitalistica, il potere sul mondo.
Il “Dio petrolio” funge da pretesto per queste manovre belliche di menti
votate alla follia, ottenebrate dall’arrivismo più esasperato, a discapito
delle vite umane e della dignità dell’umanità.
Abbiamo assistito a bombardamenti e evoluzioni belliche, a atti
terroristici, meglio considerabili come messe in scena di conflitto tra i
grandi della terra, che alla fine si spartiscono “il bottino”, dietro occulte
connivenze, a discapito del popolo sottomesso, senza considerazione per il
valore dell’umanità e per l’integrità della stessa.
L’età contemporanea, l’era planetaria attuale, esige la risoluzione di
esigenze e problematiche ben più pressanti delle guerre, che non coincidono con
politiche distruttive ed omicide antiumanitarie, o con lo sterminio e
sottomissione di un nemico considerato negativo ed inferiore perché “altro” e
“diverso” dal modello di un Occidente supposto emancipato,e presunto essere
aperto al progresso.
Le questioni pressanti da risolvere e i gravi problemi planetari sono ben
altri rispetto alle spietate logiche belliche vendicative, intrise di orgoglio
e superbia nazionalista: dalla grave situazione di degrado ambientale del
pianeta, alla ricerca di energie alternative, alla risoluzione della fame nel
mondo, e al grave e irreparabile rischio della guerra nucleare.
La globalizzazione economica viene perseguita a tutti i costi, anche con
mezzi illegittimi, ma possiede una crepa incolmabile: la crescita della
coscienza dell’umanità intera.
La pace è condivisione di idee, di valori, di opinioni con il fratello,
amico e compagno è confronto e costruzione di progetti e speranze, di gioie e
dolori, di successi e delusioni, è portare gli uni il peso degli “altri”
tramite la tenerezza della dedizione, del dono.
La pace è futuro. E sarà promotore ed attore di pace chi gioiosamente
raggiungerà la meta della condivisione di ogni alterità e diversità nell’altro
da noi. Non costruiremo pace se non siamo in grado di trovarci ricchi e
importanti gli uni per gli altri, nelle nostre reciproche e imprescindibili
differenze e unicità.
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