I contratti arriveranno…..al ribasso e con perdita di potere di acquisto (parola di Zangrillo e della Cisl)
I contratti arriveranno…..al ribasso e con perdita di potere di
acquisto (parola di Zangrillo e della Cisl)
Firmare «entro l’estate» gli accordi 2022/24 su
sanità, enti locali e istruzione, ,«consentire un’immediata partenza della
nuova tornata contrattuale».
Un contratto, sono parole dei sindacati amici del Governo, corretto e sostenibile, necessita di fondi adeguati a disposizione e le risorse economiche mancano se vogliamo rinnovare i Contratti a cifre dignitose. Perchè alla situazione attuale siamo arrivati dopo lustri nei quali abbiamo perso potere di acquisto e di contrattazione adeguandoci alle offerte "ragionevoli e compatibili con lo stato dell'economia" dei Governi di turno
Sono le parole del Ministro Zangrillo ma con
quali soldi? Gli stanziamenti della Legge di Bilancio 2025 consentono aumenti
massimi del 6 per cento complessivi quando il potere di acquisto in un triennio
è diminuito di quasi il 18 per cento.
Si fanno
le nozze con i fichi secchi contando su sindacati come la Cisl disposti a tutto
per accontentare il suo Governo dimenticando che sottoscrivere intese in (grande)
rimessa economica significa non tutelare gli interessi dei lavoratori e delle
lavoratrici.
Non si tratta di pregiudizi ideologici ma di
sostanza, da 20 anni firmano contratti in perdita, diminuiscono le materie
oggetto di contrattazione, scaricano sulla contrattazione di secondo livello
l’aumento delle Eq e dei trattamenti riservati alle figure apicali, tengono
fermo il buono pasto a 7 euro quando nel privato siamo a 12, pensano di
cavarsela scambiando gli aumenti con dei bonus, non vogliono integrare i fondi
della produttività, non prevedono incrementi di vari istituti contrattuali in
aggiunta al fondo stesso.
Il tempo scorre ma il Governo non porta un euro in più, sa bene che senza risorse adeguate potrà essere solo sottoscritto un contratto in perdita (quanto a potere di acquisto) e per questo pensa di imporre, con l’aiuto dei sindacati complici, una intesa al massimo ribasso senza portare, come asserito dall'Aran, certezze retributive e stabilità contrattuale.
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