Sicurezza aziendale, attacchi informatici e app aziendali sui telefoni privati

 

 

Apprendiamo a mezzo stampa di un attacco informatico subito dal Comune di Pisa con disagi e danni la cui entità verrà appurata nei prossimi giorni. E nel frattempo nessuna informazione ufficiale è arrivata sulle nostre e-mail.

Prendiamo a pretesto l’attacco informatico, finalizzato a sottrarre documenti e dati sensibili o semplicemente a recare disservizi nella PA, per tornare su un argomento che ci sta a cuore ossia l’utilizzo del cellulare privato per questioni aziendali, per scaricare app necessarie ad aprire e chiudere i plessi comunali o per dare vita a chat aziendali informali che rendono comunque i dipendenti quasi sempre raggiungibili.

Non si capisce la ragione per la quale i palazzi non siano accessibili con il semplice utilizzo del badge, di questo abbiamo chiesto spiegazione senza mai ricevere informazione alcuna (a conferma di un atteggiamento dirigenziale a dir poco discutibile)

Al personale diciamo chiaramente di non scaricare sui propri accessori app ad uso aziendale, se l’Ente ne ha necessità proceda con telefoni di sua proprietà in concessione ai\lle dipendenti

La giurisprudenza (es. Tribunale di Trento n. 423/2023) ha ammesso la timbratura via app quando il dispositivo è aziendale ma non ha invece convalidato l’obbligo di usare quello personale. A chi vorrebbe imporre delle app ricordiamo che non è ammesso tracciare la posizione dei dipendenti e il consenso del lavoratore non è libero in presenza di un evidente squilibrio di potere

Secondo i recenti pareri una Pubblica Amministrazione non può imporre l’uso dello smartphone personale come unico mezzo di accesso, perché violerebbe i principi di proporzionalità, minimizzazione dei dati e libertà del lavoratore e può introdurre sistemi mobile solo fornendo un dispositivo aziendale o un’alternativa equivalente (badge, totem, CIE, ecc.)

Deve essere garantito erga omnes il diritto al lavoro e se proprio si vuole digitalizzare l’accesso non sono ammessi oneri sui dipendenti come il proprio telefono personale.

Detto ciò, non vorremmo che la nostra disponibilità a trovare soluzioni fosse scambiata come dabbenaggine (dal microclima nei palazzi comunali alle sedi della Pm, dagli strumenti di lavoro fino alla app da scaricare sui cellulari privati) e quindi torniamo a chiedere risposte dai vertici politici e amministrativi dell’Ente.

 

 

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