La distruzione della geografia nella scuola italiana
Ore aggiuntive e il furto ai danni della Geografia
In
questi ultimi anni si sta sempre più diffondendo la tendenza da parte
dei docenti di ruolo ad accettare, talvolta su pressante insistenza dei
dirigenti, ore di insegnamento aggiuntive al proprio orario cattedra con
il beneplacito dei 'sindacati maggiormente rappresentativi'. Tuttavia
se la maggior parte dei sindacati non prendono posizione in merito, lo
stesso non vale, però, per i Cobas Scuola che da sempre si battono per
la non accettazione di ore oltre le 18 settimanali.
Tale
pratica risulta a nostro avviso, non solo priva di solidarietà verso il
settore più debole dei precari, in quanto impossibilitati ad ottenere
un incarico annuale con un orario cattedra intero, condannandoli così
alla roulette delle supplenze temporanee ma, anche, perché crescendo la
percentuale di docenti di ruolo che incrementano volontariamente il
proprio orario settimanale, offrono al Ministero il pretesto per
aumentare, a tutto il corpo docente, a 24 il monte ore settimanale con
atto unilaterale fuori dal quadro normativo contrattuale. Tentativo
questo, già più volte respinto, negli ultimi anni, dalla mobilitazione
dei docenti e degli studenti consci della penalizzazione
che subirebbe la qualità di insegnamento di fronte ad un aumento del 30%
delle classi a carico dei propri insegnanti.
Addirittura
privo di correttezza procedurale, appare l'iter seguito dai Dirigenti
di offrire ore di insegnamento della neo introdotta ora settimanale di
"Geografia generale ed economica" nei bienni dei Tecnici,
diversi da quelli Economici, e nei professionali. Tali ore di
insegnamento, invece di essere state inviate agli Uffici Scolastici
Territoriali ove, assemblate con quelle di altri istituti, potevano dar
luogo a spezzoni o cattedre intere ed essere assegnate ai precari della
classe di concorso A021 (Geografia) in forma di incarico
annuale. I Dirigenti invece, in casi non infrequenti, hanno attuato una
procedura non rispettosa delle direttive ministeriali (Circolare n. 34, 1
aprile 2014) offrendole direttamente ai docenti di Lettere (A050) e/o
di Scienze naturali (A060) interni al proprio istituto. In tal modo,
come denunciato più volte dal Gruppo Insegnanti di Geografia
Autorganizzati, si è consumato una duplice intollerabile ingiustizia: la
prima ai danni dei legittimi destinatari, i precari abilitati in
Geografia, che si vedono in tal modo condannati alla disoccupazione e la
seconda, ancor più grave, ai danni degli studenti che si trovano in
cattedra docenti privi della necessaria abilitazione all'insegnamento,
con inevitabili ricadute negative sul loro processo formativo.
Capiamo,
perché le viviamo quotidianamente sulla nostra pelle, le difficoltà
economiche di una categoria che percepisce le retribuzioni più basse di
tutta l'Europa Occidentale ma, il corpo docente di ruolo invece di fare
incetta di ore aggiuntive, soprattutto di quelle di cui non possiede
l'abilitazione, dovrebbe prendere coscienza che parte delle proprie
difficoltà deriva anche dal fatto che il CCNL è rimasto privo di rinnovo
con grave penalizzazione retributiva dal
2009 al 2016 ed impegnarsi, quindi, nell'attuare rivendicazioni
collettive e solidaristiche dei propri diritti, invece di pensare di
risolvere i problemi personalmente togliendo la possibilità di lavorare a
chi si trova in condizioni assai peggiori delle loro.
Il coordinamento del Giga
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