Reddito di cittadinanza ma non solo per gli italiani

Il mov 5 Stelle vive un momento di grande confusione e non passa giorno che assistiamo a incredibili giravolte e al susseguirsi di posizioni contrastanti.
E' il caso del reddito di cittadinanza, i conti non tornano, i soldi non sono sufficienti perchè si è scelto di non attaccare le rendite e i capitali finanziari, allora il reddito di cittadinanza diventa strumento nelle mani della Lega, declinato non le solite coordinate xenofobe e nazionaliste.
Il reddito di cittadinanza non puo' essere destinato solo agli Italiani, non siamo noi a dirlo ma la Costituzione, è una misura di contrasto alla povertà da destinare a chiunque abbia il permesso di soggiorno. Anche in altri paesi europei , dove il reddito esiste da anni, viene declinato in maniera universale, in Spagna a chiunque abbia i requisiti di accesso quindi stranieri incluso, lo stesso in Francia ove si chiede la residenza e il regolare soggiorno nel paese , stesso discorso per la Danimarca ove basta oissederele carte di residenza per ricevere il sussidio e la Greencard.

Perfino in Germania, ove il reddito venne pensato e sviluppato dal Governo socialdemocratico di inizio secolo con il cosiddetto Piano Hatrtz IV, la misura è destinata ai tedeschi e ai cittadini stranieri in possesso di permesso di soggiorno, è sufficiente avere le carte in regola per rimanere nel paese che scatta il diritto al sussidio.
 In Italia ci sono oltre 5 milioni di poveri dei quali circa 1,6 milioni sono stranieri, esiste per altro una Direttiva Europea del 2003 che prevede la erogazione delle prestazioni sociali per tutti i cittadini in regola con i permessi di soggiorno, non esistono differenze etniche di fronte al diritto a queste prestazioni, basta non essere immigrati clandestini.

E a supporto della tesi della estensione non ci sono solo le normative europee (che in certe casi sono garanzia di diritti ) ma anche sentenze della Corte Costituzionale che piu' volte si è espressa con chiarezza

Il reddito di cittadinanza deve essere destinato ai poveri, siano essi italiani che stranieri regolari, non si tratta solo di civiltà ma l'affermazione di un principio di equità sociale che oggi viene minacciato dalla ignoranza delle norme, dalla assenza di copertura finanziaria della prossima operazione di Bilancio, dalla reiterata volontà di non aggredire i capitali speculativi

La povertà è cresciuta in Italia soprattutto dopo la crisi del 2008, colpisce non solo le regioni del Sud ma anche il centro nord, si accanisce contro le famiglie con piu' basso tasso di istruzione o formate da migranti che vivono con lavori sottopagati e saltuari.

Chiunque voglia trasformare la questione del reddito in una campagna razzista  non lo fa per favorire gli italiani ma per destinare piu' soldi ai ricchi attraverso una tassazione, la flat tax, che salvaguarda soprattutto gli interessi dei piu' ricchi facendoli pagare meno.

E' una questione di civiltà e di classe, la volontà di escludere i migranti è solo funzionale alla politica di salvaguardia dei redditi elevati che verseranno meno tasse allo Stato se approveranno le nuove normative di stampo Trumpiano.

E' bene dirlo con chiarezza senza cadere nel  tranello della precedenza degli italiani, perchè i soli italiani a godere della politica economica del Governo non saranno i piu' poveri o i lavoratori dipendenti ma piuttosto i redditi elevati.



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