Aumentano le morti sul lavoro

regolarmente denunciate all'Inail tra gennaio e luglio 2020 che non tengono conto dei tanti infortuni non denunciati o la cui comunicazione è in grave ritardo con gli uffici dell'Inail che hanno gran parte del personale in smart (non vogliamo dire che in smart non si lavori ma solo che i collegamenti alle rete e gli strumenti a disposizione del personale risultano inadeguati e insufficienti).
 
 Nei primi sette mesi dell'anno gli infortuni sono statisticamente diminuiti del 23% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente ma a calare sono anche le patologie professionali che a logica, con il covid, sono invece in grande crescita.
 
Per quanto siano dati incompleti e provvisori, qualcuno potrebbe trarre facili conclusioni, ad esempio che gli infortuni e le malattie professionali siano in calo. Ma anche prendendo per buoni questi dati provvisorsi, se consideriamo i milioni di lavoratori e lavoratrici in ammortizzatori sociali o in smart, gli infortuni, se rapportati alla forza lavoro attiva e alle ore effettivamente lavorate, sarebbero invece in aumento seppure con percentali indefinite.
 
Sarà per questa ragione che anche l'Inail è cauta e mette in guardia dal raffrontare i dati 2020 con quelli del 2019. Ricordiamo che innumerevoli attività produttive sono state fermate per mesi ma ci sono dati che inducono a qualche riflessione, ad esempio il calo di infortuni e patologie piu' sostenuto nel mese di maggio rispetto ai due mesi precedenti. Se invece prendiamo in esame solo i primi due mesi ci rendiamo conto che il calo è irrisorio ma nessuno fa notare il raffronto con le ore effettivamente lavorate e la forza lavoro attiva.
 
E in ogni caso le denunce d’infortunio sul lavoro con esito mortale sono state 716, quasi il 20 per cento in piu' rispetto al 2019. A calare sono stati gli infortuni in itinere trovandosi milioni di lavoro in smart o in ammortizzatore sociale ma crescono invece del 40 per cento gli infortuni mortali avvenuti nei luoghi di lavoro. Di conseguenza aumentano i morti sul lavoro soprattutto se teniamo conto dei numeri reali e si muore soprattutto nel settore industriale.
 
 Alla luce di questi elementi chi potrà smentire che  non sia una emergenza la sicurezza e la salute della forza lavoro?

 

 

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