Servizi educativi: scuole ancora come cantieri. Cosa intende fare il sindacato per la forza lavoro nei servizi a gestione diretta e negli appalti?

Tra pochi giorni apriranno le scuole e la situazione è tutt'altro che tranquilla con cantieri ancora aperti, acquisti e lavori in ritardo rispetto alla tabella di marcia prevista.

E anche sul fronte degli organici non c'è da dormire sonni tranquilli senza dimenticare poi lavoratrici negli appalti refezione che potrebbero trovarsi a lungo in ammortizzatore sociale senza neppure beneficiare dell'anticipo delle spettanze.

L'atteggiamento sindacale è attendista, ci si limita a chiedere incontri sindacali che sovente non vengono neppure concessi perchè datori di lavoro, pubblici e privati, sono ancora alle prese con la interpretazione di normative spesso confuse.

Se nel caso dei servizi a gestione diretta i posti di lavoro sono sicuri non altrettanto possiamo dire per gli appalti e potrebbe anche verificarsi qualche rinnovo con riduzione delle ore e della forza lavoro con la motivazione che in tempi di covid diminuiscono i servizi e i fondi disponibili sono diminuiti.

Nel frattempo si chiede al personale degli appalti di pazientare o farsi carico di mansioni sempre piu' onerose, tutti in ordine sparso e senza considerare che nel caso delle scuole  c'è bisogno dell'apporto di personale a gestione diretta ed esternalizzato.

Numerosi servizi andrebbero in realtà potenziati, non solo pulizie e igienizzazioni, il covid dovrebbe avere insegnato che non si risparmia sui servizi pubblici e sull'utilizzo del personale, sulle ore contrattuali, sulla gestione di servizi in sicurezza.

I Comuni sono in ritardo nelle procedure assunzionali dei servizi educativi, manca poi la revisione dei capitolati di appalto, giusto per accrescere i servizi, agli enti locali per gestire scuolabus, refezione e servizi educativi sono arrivate briciole. Una vera alchimia per garantire il distanziamento in nidi e materne con normative ancora vigenti che limitano le assunzioni o le riducono a numeri irrisori.

La proroga delle gradutorie per il personale comunale impiegato nei servizi educativi vale solo per un anno, una decisione contenuta nel decreto di Agosto e del tutto insufficiente perchè molti dei servizi nel frattempo sono stati esternalizzati.

Questa è la situazione nel pianeta scuola, tutti\ e in attesa delle decisioni calate dall'alto, quelle decisioni che all'atto pratico sanciranno l'arretramento delle condizioni di vita, salariali e lavorative di tanti lavoratori e lavoratrici. Ce ne renderemo conto quando sarà troppo tardi, scappati i buoi i sindacati chiudono le stalle, ragione per cui non sarà il caso che l'iniziativa venga intrapresa dai lavoratori e dalle lavoratrici?

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