Quota 100 e reddito di cittadinanza alla fine: le prime richieste del Recovery?

Fine della quota 100 per l'anticipo previdenziale e fine del reddito di cittadinanza, o comunque una forte rivistazione dello stesso, sono forse questi i primi risultati dei soldi europei? La domanda sorge spontanea e crediamo di non sbagliare nell'asserire che ogni anticipo dell'età pensionabile e forme di sostegno al reddito siano viste come una sorta di minaccia ad una gestione dei soldi europei in funzione dei processi di ristrutturazione capitalistica in epoca pandemica. Se il Rdc doveva servire per promuovere l'occupazione, i risultati sono senza dubbio deludenti, meglio sarebbe stato investire questi soldi in lavori socialmente utili destinati a infrastrutture, manutenzione del territorio e altro ancora ma ormai sarebbe sbagliato recriminare sul passato. Intanto tra pochi giorni, il 30 settembre, 635mila nuclei familiari su 1,16 milioni cesserà di percepire il reddito di cittadinanza finendo i primi 18 mesi di applicazione della misura anti-povertà (il reddito di cittadinanza) introdotta nel 2019. Un mese di pausa e le famiglie potranno richiedere un nuovo accesso al Rdc sempre che abbiano i requiiti richiesti primo tra tutti un Isee sotto 9.360 euro e con l'obbligo di accettare qualsiasi propèosta di lavoro su tutto il territorio nazionale pena la perdita del sussidio. Di fatto meno di 200 mila dei beneficiari del Rdc hanno trovato lavoro, anche a tempo determinato, il che potrebbe indurre il Governo a rivedere, sotto spinta europea, la erogazione del reddito o sottoporla a regole ancora piu' stringenti. Per reddito e pensione di cittadinanza sono stati spesi finora 8,5 miliardi (nel mese di agosto, in concomitanza con la fase acuta della crisi da Covid, 651 milioni) e la misura è finanziata fino al 2021. Ma dal 2021 ad oggi, quando arriveranno i soldi europei, siamo certi che il Reddito di cittadinanza sarà rinnovato? Noi pensiamo che il Rdc e la quota 100 , anzi la loro revisione se non cancellazione vera e propria, siano le merci di scambio per avere i fondi europei. I fatti ci daranno ragione o smentiranno questa nostra previsione, di sicuro il Recovery non rappresenta un regalo per il nostro paese.

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