Gli annunci elettorali non serviranno alla rinascita di Piombino

 riceviamo e pubblichiamo

Giudizio completamente negativo sugli annunci elettorali di Carrai.

Nei giorni scorsi è arrivato il tanto atteso piano Carrai che si è rivelato esclusivamente uno spot elettorale del quale nessuno ne sentiva la necessità.

Impreparazione, slide sbiadite, 0 approfondimenti tecnici, economici e finanziari tanto che tutto è rimandato ad un successivo incontro al Mise per cercare di mettere una pezza alla pessima figura fatta a Piombino.

Sulla base di quello che abbiamo appreso dai mezzi di informazione e comunicati questo è quello che pensiamo (in attesa di conoscere qualcosa di più dalla prossima riunione a Roma): riduzione immediata da 700 lavoratori attivi a 500 con altri 200 che andranno ad ingrossare i lavoratori in cig, ,a regime tra 5 anni 700 lavoratori in siderurgia dagli attuali 1870(sempre che si realizzi il forno elettrico).

Pietra tombale su precedente maxi progetto e disdetta di fatto dell’accordo di programma del 2018. Lo Stato  deve limitarsi, tramite ingresso di Invitalia, a portare in dote alcune decine di milioni di euro con un ruolo marginale e a tempo. Le altre promesse di diversificazione economiche (rigassificatore, impianto a idrogeno, cantieristica navale, pale eoliche) sono vaghe, indefinite e pericolose ambientalmente e metteranno la parola fine alle aspirazioni di diversificazione economica leggera di Piombino portando ad un conflitto con la città, con Jindal padrone della stessa. Non crediamo inoltre che questo tipo di attività possano assorbire le “eccedenze “ dei lavoratori della siderurgia. Tutto questo ci rafforza nella nostra convinzione che solo un reale intervento statale con almeno il 51% del capitale sociale con compiti di direzione, gestione e programmazione , all’interno di un piano siderurgico nazionale , possa salvare e rendere produttivo lo stabilimento di Piombino che non può assolutamente stagnare- assieme alla città- per altri 5 anni con oltre 1300 operai in cig a 800 euro al mese. Nell’incontro al Ministero dei prossimi giorni nulla dovrà essere firmato dando la parola a lavoratori e cittadini all’interno di un percorso di democrazia partecipata.

Articolo 1 Camping Cig



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