ARNO STELLUNG LA LINEA DIFENSIVA FORTIFICATA DELL’ARNO REALIZZATA DAI TEDESCHI DURANTE LA SECONDA GUERRA MONDIALE

 

Il cannonissimo tedesco posto a nord di Vicopisano a difesa dell'Arno Stellung


 

ARNO STELLUNG

LA LINEA DIFENSIVA FORTIFICATA DELL’ARNO REALIZZATA DAI TEDESCHI DURANTE LA SECONDA GUERRA MONDIALE

L’Arno Stellung era un sistema di postazioni militari, disposte sul versante nord dell’Arno, che formavano una linea difensiva contro gli anglo-statunitensi nella seconda Guerra Mondiale.

La sezione di questa linea difensiva situata tra il comune di Calcinaia e quello di Vicopisano in provincia di Pisa, è un'importante testimonianza della seconda Guerra Mondiale che riporta al suo interno dei cambiamenti significativi rispetto alle classiche linee difensive tedesche. Vi sono ad esempio i Tobruk (tipologie di casematte), che sono delle postazioni fortificate sulle quali era possibile adagiare la torretta di un carro armato trasformandole in postazioni fisse di artiglieria. Ed era anche dotata di una linea ferroviaria collegata all’Arno Stellung, la linea Lucca – Pontedera utilizzata per trasportare soldati fatti prigionieri in un campo di concentramento e “armata" con  un immenso cannone di grandissima gittata, detto supercannone, il quale poteva colpire fino all’area prossima a Livorno. Nonostante, ciò questa linea difensiva non poté nulla contro l’avanzata degli anglo-americani durante l'estate del 1944 che nel pisano venne superata solo i primi di settembre, dopo una strenua resistenza tedesca.

Il contesto storico

Nel 1943 l’Italia si trovava in un periodo pessimo per poter continuare la guerra, Mussolini veniva fatto arrestare dal Re Vittorio Emanuele III; il generale Pietro Badoglio nuovo capo del governo, iniziò le trattative per l’armistizio con l’esercito anglo-americano ma per l’incertezza degli italiani a firmare l’armistizio, Livorno e Pisa vennero bombardate pesantemente. Particolarmente devastante fu il terribile bombardamento di Pisa del 31 agosto al 1943 che causò la distruzione  di interi quartieri e migliaia di vittime civili con i cittadini che si rifugiarono perfino nella cattedrale e nell’ospedale.

Il 3 settembre, allorché Roma stava per essere bombardata da 500 bombardieri statunitensi, il Re decise di dare il permesso per la firma dell’armistizio; il giorno 8 l’Italia informata tramite un comunicato radio dell’uscita dell’Italia dalla guerra contro gli alleati. Ciò nonostante la guerra per i tedeschi non si concludeva, essi prontamente invasero l’Italia e nei mesi successivi crearono varie linee difensive per impedire agli Alleati, sbarcati in Sicilia, di risalire la penisola. In questa situazione, in Toscana, i Tedeschi iniziarono i lavori per  l’Arno Stellung e per la Linea Gotica.

La Linea Gotica si sviluppa lungo l'Appennino Tosco-emiliano da una costa all’altra dell’Italia, dal Mar Tirreno a quello Adriatico, è stata costruita da italiani catturati, soldati che erano contrari a rientrare in guerra assieme ai tedeschi e civili deportati. Erano malnutriti, in cambio ricevevano dei pezzi di carta con dei ringraziamenti del Reich e una patata bollita per pranzo. Queste due linee difensive non riuscirono a fermare gli anglo-americani tuttavia li rallentarono molto, soprattutto la seconda.

Per mesi comunque si combatté nell’area pisana e la città venne nuovamente bombardata. Il 27 luglio 1944 durante aspri combattimenti fu colpito persino il Campo Santo da una scheggia di un proiettile dell'artiglieria anglo-americana, i tetti in piombo fusero e il marmo delle statue e dei decori diventò gesso, gli affreschi e altre opere d'arte vennero distrutte o gravemente danneggiate.

L'Arno Stellung oggi

Parlando di attualità, l’Arno Stellung è in generale coperta dalla vegetazione, mentre la parte della Linea tra Calcinaia e Vicopisano è stata “presa in custodia” dal Professor Giovanni Fascetti, un importante studioso di questa linea difensiva. Questo grande professore è riuscito a creare con i suoi alunni una bellissima visita guidata interattiva riguardante l’Arno Stellung; il percorso si presta infatti al racconto interattivo della sua storia e della storia del passaggio del fronte da Pisa. Una volta i suoi alunni si erano travestiti da sfollati, partigiani, soldati tedeschi e da alleati, vittime degli eccidi, appositamente per raccontare delle pillole di storia per ogni postazione difensiva.

Ringraziamenti: innanzitutto al professor Fascetti, per la disponibilità a raccontare la storia completa dall’Arno Stellung, e al professor Vento, per aver organizzato questo incontro che ci ha fatto conoscere un pezzo di storia importante del nostro territorio e ci ha fornito degli spunti importanti per l'esercizio della memoria.

Aronne Agamenoni

classe 1 A afm - Ite Pacinotti

Attività del Progetto "Contemporanea..mente"


Un pezzo di storia del nostro territorio da conoscere e tramandarne la memoria

Il giorno 25 ottobre 2024 il professore Giovanni Ranieri Fascetti si è reso disponibile ad effettuare una lezione riguardante l’Arno Stellung alla classe prima A afm dell’istituto A. Pacinotti di Pisa, durante l’ora del professore Andrea Vento, nell'ambito del progetto Contemporanea..mente.

Introduzione: il modello di sviluppo turistico sostenibile di Vicopisano

Vicopisano ha ricevuto il titolo onorifico di Città dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel 2022 perché è diventato un territorio con un originale modello di sviluppo economico, basato non su discariche o capannoni, ma sulla valorizzazione del patrimonio storico-artistico ereditato dalle generazioni che ci hanno preceduto. Infatti, a guadagnare non sono pochi privilegiati e i territori non sono stati devastati, lo sviluppo è basato sulla valorizzazione della natura (agricoltura e allevamento) e sulla cultura (tradizioni e arte) e tutti sono in grado di beneficiarne. Ciò è stato possibile grazie a fondi nazionali per la ristrutturazione dei monumenti e all'opera di marketing turistico del professor Fascetti.

Il motore di questo sviluppo è stata la Fortezza del Brunelleschi che è stata affidata al professore 27 anni fa dalla famiglia proprietaria Fher - Walser di origine svizzera.

Vicopisano, un territorio ricco di risorse

Vicopisano è ricca di molte risorse che possono incrementare il turismo che non è di massa come a Pisa, come la Fortezza e altri monumenti, ma un tipo di turismo culturale che porta un numero sostenibile di stranieri e nostri connazionali a visitare il territorio. A ciò ha contribuito anche il ritrovamento dell‘Arno Stellung (linea dell’Arno) da parte del professor Fascetti, la linea fortificata costruita dai tedeschi nel 1944 che si estendeva a nord dell'Arno dal mare fino a Firenze.

Grazie al volontariato del Prof. Fascetti e i suoi colleghi sono state effettuate visite guidate in un tratto dell'Arno Stellung animate da ragazzi che si mettevano nei panni di sfollati, soldati del tempo e partigiani.

Durante la visita si raggiungevano delle postazioni: alla prima si incontrano gli sfollati, alla seconda i partigiani alla terza i soldati della Wehrmacht e le SS, alla quarta le truppe anglo americane e infine alla quinta all’interno di fortificazioni esplose, ragazze vittime di eccidi, come ad esempio la “casamatta” per mitragliatrici a San Giovanni alla Vena.


Carta dell'avanzata delle truppe statunitensi nella bassa Valdera fino al fiume Arno


La seconda guerra mondiale

Parte tutto dal discorso di Mussolini a Roma della dichiarazione di guerra contro Inghilterra e Francia il giorno 10 giugno 1940, tutti i cittadini presenti a piazza Venezia a Roma erano entusiasti del discorso del Duce, la parola d'ordine lanciata era “Vincere e vinceremo”.

Agli inizi di luglio del 1943 si ha lo sbarco degli anglo-americani in Sicilia, mentre Mussolini afferma: “Li fermeremo sul bagnasciuga!", ma la resistenza dell'esercito italiano venne sbaragliata e Mussolini non riuscì a fermare l'avanzata.

L'Italia sta per soccombere e il 25 luglio dello stesso anno il gran consiglio del fascismo sfiducia Mussolini decretando la fine del regime fascista e il giorno seguente Vittorio Emanuele III lo farà arrestare nominando poi capo del governo Badoglio.

Proprio in quella fase inizia una fase di pesanti bombardamenti, anche su Pisa, da parte degli anglo-americani, per costringere alla firma dell’armistizio che avrebbe fatto uscire l’Italia dalla guerra. Pisa venne colpita duramente il 31 agosto del 1943 con distruzione di interi quartieri, in primis la stazione ferroviaria e la zona industriale di porta a mare, e la morte di migliaia di civili innocenti.

A seguito della pressione esercitata dai bombardamenti sulle città italiane, il 3 settembre venne firmato l'Armistizio di Cassibile con le forze alleate, ma la notizia diverrà pubblica solo l'8 settembre quando Badoglio lo annuncia alla radio alle otto di sera. Tuttavia, le forze armate italiane non ebbero informazioni precise dal governo, ne ordini dagli alti comandi militari sul fatto che l’Italia non avrebbe più preso parte alla guerra e che non avrebbero più combattuto contro gli anglo-americani, rimanendo disorientate.

Infatti, dopo l'8 settembre, quasi ottocentomila soldati italiani vennero arrestati dai tedeschi e costretti a combattere per la Repubblica sociale di Mussolini, intanto liberato dalla sua prigionia, ma il novanta percento di questi dissero di no, ignari del fatto che li avrebbero deportati nei campi di concentramento perché considerati traditori. I tedeschi non li trattarono come prigionieri di guerra (tutelati dalla Convenzione di Ginevra) ma come traditori.

I tedeschi allora crearono linee militari di difesa nell'Italia centrale, per rallentare l'avanzata degli anglo-americani, la più grande tra esse fu la linea Gotica, migliaia di lavoratori italiani giovani e vecchi furono rastrellati e considerati “Lavoratori del Terzo Reich".

Gli alleati a causa della forte resistenza tedesca avanzavano lentamente verso nord fino a che all'inizio dell'estate del 1944, quando il fronte arrivò all’Arno, Pisa diventò terreno di battaglia. I combattimenti si protrassero per tutta l'estate e parte della città fu distrutta; i cittadini che non erano sfollati fuori città furono costretti a rimanere chiusi nei rifugi anti-aerei e soffrivano la fame.

Durante il bombardamento degli anglo-americani su Pisa del 27 luglio del 1944, mentre i tedeschi si erano appostati nella zona tra Tombolo e San Rossore con i carri armati, una scheggia di una granata di artiglieria colpì accidentalmente il Campo Santo, il tetto di piombo fuse e andarono distrutti molti sarcofagi e parte dei preziosi affreschi fra cui il Trionfo della morte; mentre il vicino Battistero riuscì a salvarsi.

Come nasce l’Arno Stellung?

In Toscana era  stata realizzato anche l’Arno Stellung, linea difensiva fortificata posizionata a nord l’Arno, che aveva molti passaggi sott’acqua, perché non erano più presenti ponti e perché erano meno rintracciabili dal nemico, molti bunker, piccole torri e fortezze d’avvistamento che si possono vedere ancora oggi nel tratto tra Calcinaia e San Giovanni alla Vena.  Vicopisano è sempre stato un centro nevralgico sia nella seconda guerra mondiale che nel 1400 nella guerra tra Firenze e Milano, come lo era stato anche nei secoli precedenti durante le guerre fra Pisa e Firenze. Per questo i tedeschi vi crearono una grande concentrazione di fortificazioni, come il Brunelleschi aveva qui creato la sua colossale fortezza di Vicopisano.

Durante l''estate del '44 a Pisa e dintorni i combattimenti furono furibondi e vennero distrutti molte torri, come la Cittadella di Pisa fatta saltare in aria per poi essere ricostruita dopoguerra, e molti campanili di chiese vennero bombardati. L’unica torre che non venne distrutta fu quella di Vicopisano, dato che teneva una bandiera Svizzera in bella vista.

Un elemento importante per la linea dell’Arno era la linea ferroviaria Lucca – Pontedera per la sua prossimità con le fabbriche di armi e mezzi da combattimento. La linea servì ai tedeschi a portare via tutte questi macchinari e gli operai, prima che gli Alleati arrivassero a Pontedera. A nord di Vicopisano, in direzione di Lucca, a presidio dell'Arno Stellung, sulla linea ferroviaria si muoveva il “Cannonissimo”, enorme cannone che sparava fin sull’area di Livorno che venne poi distrutto dagli aerei degli Alleati. Anche i ponti sull’Arno e la linea ferroviaria vennero bombardati.

Tuttavia, i tedeschi a lungo andare non riuscirono a fermare l'avanzata degli alleati che i primi di settembre del 1944 superarono l'Arno e la linea difensiva tedesca, liberando dall'occupazione nazi-fascista la città e anche le zone anche a nord dell'Arno.

Conclusioni

Le cicatrici della guerra sono rimaste scolpite nella memoria delle perone, anche a causa delle stragi nazi-fasciste, e nel territorio. Nel dopoguerra, lungo questa linea si continuò, infatti, a morire per gli ordigni inesplosi: a San Giovanni alla Vena dei bambini ne trovarono uno e fu una strage che una piccola lapide e un monumento oggi ricordano.

Dopo la guerra i bunker costruiti dai Tedeschi rimasero abbandonati, tant'è che oggi, in genere, non notiamo la loro presenza perché ricoperti da una folta vegetazione e perché questo argomento è ancora troppo poco conosciuto ma oggi, grazie al prof Fascetti sono tornati alla luce per raccontarci i tragici eventi della guerra in casa nostra.

In conclusione, da questa attività ho potuto apprendere quanto il territorio che ci circonda sia ricco di storie importanti da narrare e di cosa le persone hanno dovuto subire sulla propria pelle durante la guerra e l'occupazione.

Personalmente ho nutrito forte interesse verso questo progetto, credo che sia un argomento al quale non viene attribuita la giusta importanza.

Sono stata onorata di aver potuto partecipare ad una lezione del genere.

Greta Squillace  - Classe 1 a - Afm

28 ottobre 2024 - attività del progetto Contemporanea..mente

Commenti

  1. Complimenti per l'ampia e dettagliata ricostruzione storica. Purtroppo sono in pensione e non posso organizzare una visita d'istruzione ma diffondo la voce!

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