Buoni benzina 2023

 Buoni benzina 2023.



Prorogata anche per il 2023 la possibilità per i datori di lavoro di riconoscere buoni benzina ai propri dipendenti fino ad un massimo di 200€, indipendentemente dalla tipologia di rapporto di lavoro subordinato, ad esclusione però dei Co.Co.Co., tirocinanti e amministratori. 

Tale importo non concorre alla formazione del reddito, purché non superiore a 200€ annui.

Per fruire del beneficio i lavoratori devono essere dipendenti di datori di lavoro privati che si intendono quelli che operano nel “settore privato”, così come individuato, per esclusione, nella circolare 15 giugno 2016, n. 28/E e rientrano anche i soggetti che non svolgono un’attività commerciale e i lavoratori autonomi, sempre che dispongano di propri lavoratori dipendenti. Così come gli enti pubblici economici, che non rientrando tra le amministrazioni pubbliche, sono da considerarsi nel settore privato. Sono quindi esclusi dal settore privato e pertanto non possono fruire del buono benzina i lavoratori dipendenti delle amministrazioni pubbliche di cui all’art. 1, comma 2, D.Lgs. n. 165/2001. 

Come già precisato dall’Agenzia delle Entrate con la circ. n. 27/2022 risulta fondamentale anche per quest’anno andare a rendicontare l’erogazione al lavoratore in modo separato nel LUL (libro unico del lavoro) in particolare con la busta paga di competenza, sarà necessario indicare: 

- “buono benzina ex art. 1 dl 5/2023” per il buono fino a 200 euro appena introdotto; 

-“beni e servizi art. 51, co.3, TUIR” per l’eventuale altro buono benzina fino a 258,23 euro. 

Riportare in un'unica voce il totale erogato senza la necessaria distinzione potrebbe comportare che il buono fino a 200€ venga considerato ai fini del raggiungimento del limite dei 258,23 annui, con la conseguenza che l’intero importo erogato al lavoratore andrebbe oltre il limite di esenzione diventando pertanto totalmente cumulabile al reddito. 

Purtroppo va ricordato che l’erogazione o meno dei buoni in questione rimane a discrezione dei singoli datori di lavoro, non sono obbligati a farlo, cosi come anche l’importo, che non necessariamente deve raggiungere i 200€ annui. 

In attesa di eventuali altri chiarimenti da parte dell’Agenzia delle Entrate, la Cub rimane a disposizione per fare richiesta ove possibile.

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